La protesta di Forestas continua. Il 26 luglio sit-in e donazione del sangue davanti al Consiglio Regionale

I lavoratori di Forestas, delusi dall’indifferenza mostrata dalla politica regionale, di fronte ai problemi causati dalla Legge Forestale, dopo trent’anni di precariato per oltre mille colleghi operai semestrali, dopo vent’anni di zero progressioni professionali, dopo otto anni di contratti
I lavoratori di Forestas, delusi dall’indifferenza mostrata dalla politica regionale, di fronte ai problemi causati dalla Legge Forestale, dopo trent’anni di precariato per oltre mille colleghi operai semestrali, dopo vent’anni di zero progressioni professionali, dopo otto anni di contratti bloccati, dopo la beffa degli adeguamenti all’indice IPCA calcolati solo sui tabellari, dopo tre scioperi in un solo anno, il prossimo giovedì 26 luglio doneranno il sangue a Cagliari, davanti al Consiglio Regionale.
Sadirs e Confederdia, le principali organizzazioni autonome, organizzano quindi una giornata di donazione del sangue, con la collaborazione dell’AVIS Sardegna, quale ulteriore forma pacifica di protesta per due anni di vana attesa di una soluzione politica della vertenza. Il 26 luglio le auto-emoteche saranno appositamente parcheggiate nella via Roma a Cagliari, nelle vicinanze del Consiglio Regionale.
Qui i lavoratori, prima e dopo la donazione del sangue, così necessario in questo periodo di carenze, sosterranno dalle ore 8 alle ore 14 in attesa di essere ricevuti in delegazione dal Consiglio Regionale. «Questa ennesima manifestazione, che si terrà integralmente sotto il pilotis del Consiglio, ci è parsa – dicono gli organizzatori – dopo due anni di proteste e circostanziate segnalazioni a tutte le autorità, il modo più civile per accompagnare la chiusura delle improduttive attività della politica regionale, a 26 mesi dalla creazione del mostriciattolo giuridico chiamato Forestas, che con l’approvazione della L.R. 8/2016 ha potuto dispensare solo promesse senza mai trovare alcuna soluzione a NESSUNA DELLE PROBLEMATICHE e delle criticità sollevate».
I dipendenti dell’Agenzia regionale Forestas, che doneranno il sangue per la Sardegna, chiederanno ancora:
1. che si assicuri il diritto costituzionale di parità di trattamento (con l’applicazione del CCRL) tra tutti i lavoratori del Sistema Regione, con una retribuzione proporzionata alle attività svolte ed omogenea tra tutti i dipendenti regionali;
2. che si assicuri parità di trattamento tra impiegati e operai mediante l’applicazione del CCRL;
3. che si assicuri il diritto ad un contratto di lavoro interamente applicabile in ogni sua parte (come è noto il CCNL previsto dall’art.48 della Legge Regionale 8/2016 non lo è) con l’applicazione del CCRL;
4. si stanzino risorse per Forestas affinché si possa parlare di strategie forestali e non solo nei convegni;
5. che si definisca immediatamente un piano di stabilizzazione del precariato che garantisca il posto di lavoro dei colleghi semestrali e la definitiva trasformazione del loro rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato per chi lo vorrà accettare.
Al termine, inoltre, i donatori chiederanno di poter essere sentiti dalla 1 a commissione e dalla conferenza dei capi-gruppo, anche al fine di scongiurare lo sciopero delle mansioni superiori di tutti i lavoratori dell’agenzia Forestas.

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