Prendersi cura degli spazi pubblici, magari di quella aiuola di fronte a casa che spesso è piena di erbacce e abbandonata all’incuria. E’ questa la motivazione che ha portato alla creazione dell’evento “Adotta un fiore di Campagna Amica”, iniziativa di sensibilizzazione verso una migliore cura del verde pubblico per migliorare gli angoli e le strade della città. Così oggi a Nuoro, con l’organizzazione della Coldiretti Nuoro Ogliastra assieme a Campagna Amica, Donne e Giovani Impresa Coldiretti con il patrocinio gratuito del Comune di Nuoro, si è svolta questa iniziativa che rispettando gli scopi di Campagna Amica, ancora una volta ha avvicinato i produttori ai consumatori.

L’azienda florovivaistica Vivaio Ortflowers di Roberta Farigu da Tortolì, ha messo a disposizione i suoi prodotti regalando alla città una parte di fiori e piante che sono state utilizzate durante la mattina. Dalle 9,30 alle 14, in piazza Vittorio Emanuele, c’erano infatti anche gli stand di Campagna Amica, con il mercato a km0 che di solito si trova nell’Exmè, in piazza Mameli. A partecipare ai lavori di abbellimento della Piazza sono stati tanti bambini, grazie soprattutto al coinvolgimento degli alunni della scuola dell’infanzia Guiso Gallisai che insieme ai genitori hanno partecipato all’evento piantando fiori e piante, prendendosi cura degli stessi, al fine di migliorare l’arredo e il decoro urbano della piazza.

“Un’esperienza educativa divertente e interessante, finalizzata a sensibilizzare bambini e rispettive famiglie al rispetto della natura – commenta il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Alessandro Serra – a cui hanno partecipato molte persone che hanno a cuore l’abbellimento degli spazi pubblici e si vogliono impegnare per questo”.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.