Tortolì, a scuola si impara la parità. Il progetto è approdato con successo alle medie di Monte Attu

Non è mai troppo presto per iniziare a lottare contro gli stereotipi di genere. Lo sanno bene le insegnanti dell’istituto Comprensivo 2 di Monte Attu Cinzia Pintus e Francesca Loddo, che ieri hanno ospitato nelle loro classi il seminario/laboratorio “Im-pari
Non è mai troppo presto per iniziare a lottare contro gli stereotipi di genere. Lo sanno bene le insegnanti dell’istituto Comprensivo 2 di Monte Attu Cinzia Pintus e Francesca Loddo, che ieri hanno ospitato nelle loro classi il seminario/laboratorio “Im-pari la Parità”, un progetto finanziato dalla Regione Sardegna e promosso dalle consigliere ogliastrine di Pari Opportunità Annalisa Lai e Rosamaria Millelire.
La psicologa e psicoterapeuta Valeria Pitzalis ieri ha aperto i lavori invitando i giovanissimi studenti all’osservazione della vita di donne e uomini che è spesso condizionata da stereotipi su cosa è consentito alle une e agli altri, e da pregiudizi, in particolare sulle donne, che rendono difficile costruire rapporti paritari basati sul rispetto reciproco.
L’animatrice Patrizia Piras ha poi distribuito tra i ragazzi un questionario sugli stereotipi di genere, in modo tale da far emergere esperienze di vita vissuta e di studiare possibili percorsi educativi come strumenti didattici utili agli addetti ai lavori.
I ragazzi hanno avuto modo anche di incontrare l’unica autista di pullman dell’ARST presente in Ogliastra, la signora Teresa Doa, che ha illustrato in aula il suo percorso di lavoratrice e di mamma di cinque figli, raccontando alcuni aneddoti relativi alle difficoltà vissute per aver voluto praticare un mestiere che per l’immaginario collettivo è ancora tipicamente “maschile”.
Le Consigliere di parità Lai e Millelire hanno poi presentato agli studenti presenti l’operato della loro commissione relativamente all’abbattimento delle barriere culturali che impongono condizionamenti sociali circa le differenze di genere.
«I ragazzi hanno partecipato con entusiasmo alla discussione e alle varie attività familiarizzando con il linguaggio delle pari opportunità e analizzando stereotipi e pregiudizi, presenti sia nella storia che nella quotidianeità. La didattica frontale ha dunque avvicinato i ragazzi alle questioni che poi sono state affrontate ricorrendo al modello della didattica laboratoriale» spiega la docente Cinzia Simonetta Pintus.
«L’apprendimento è quindi avvenuto in progress – conclude – stimolando la continua collaborazione degli studenti anche attraverso la proiezione di video e cortometraggi che hanno permesso di constatare l’acquisizione del messaggio principale delle tematiche trattate».

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