Villagrande, cittadini con i pastori in rivolta: in Comune consegnano i certificati elettorali
Procedono anche in Ogliastra le azioni di protesta degli allevatori sardi contro la disattenzione della politica verso le problematiche del settore agro-zootecnico. Ottanta certificati elettorali sono stati infatti consegnati ieri nel Comune di Villagrande, non solo dagli allevatori della zona
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Procedono anche in Ogliastra le azioni di protesta degli allevatori sardi contro la disattenzione della politica verso le problematiche del settore agro-zootecnico.
Ottanta certificati elettorali sono stati infatti consegnati ieri nel Comune di Villagrande, non solo dagli allevatori della zona ma anche da comuni cittadini, in linea con le tematiche recriminate dalla protesta.
Sette le criticità principali che sono state evidenziate dal’Assemblea degli allevatori bovini da carne in Sardegna: si va oltre la richiesta di sostegno al reddito in agricoltura e all’imprenditoria giovanile, con un’analisi propositiva della situazione sarda che parte dal mancato stanziamento di specifiche risorse di indennizzo dei danni causati dalle calamità naturali, alla scarsa reperibilità dei vaccini necessari per la profilassi obbligatoria del bestiame, fino ancora alla richiesta di riduzione di inutili e gravosi formalismi burocratici, di aggiornamento della banca dati del macrouso dei terreni agricoli (con particolare riguardo verso le pratiche tradizionali di utilizzo del suolo, fondamentali contro l’abbandono delle aree rurali), di tutela non solo dei prodotti locali – attraverso un Piano strategico che prevede mattatoi zonali e centri d’ingrasso collettivi – ma anche dell’allevamento da carne di tipo brado-estensivo.
Queste e numerose altre problematiche hanno spinto pastori da tutta l’Isola a consegnare nei loro Comuni di residenza i propri certificati elettorali, “come atto di protesta in difesa del settore agricolo e zootecnico isolano – spiegano attraverso un comunicato stampa – vero motore portante dell’economia sarda”.
Allevatori e cittadini sensibili alla protesta si uniscono quindi a Villagrande Strisaili, sostenuti in parte da associazioni di categoria quali COPAGRI e COLDIRETTI, ma fortemente ostacolati da una politica regionale accusata di abbandono e mancato ascolto di una compagine storica e fondamentale della società sarda.
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