Buon compleanno a Papa Francesco. Oggi infatti il pontefice, eletto il 13 marzo 2013, compie 81 anni. 

Per lui è stata realizzata una torta speciale dallo street artist Maupal (al secolo Maurizio Pallotta, ndr) lo stesso che realizzò per le strade di Roma i famosi murales nei quali il Papa veniva ritratto come Superman o intento a giocare a tris, sorvegliato da una sua guardia. La torta ritrae il Papa come Atlante che regge il mondo, un mondo questa volta diviso e vistosamente “ricucito”, mentre con la mano sinistra tiene una valigia di “Valori”.

Tanti i messaggi di auguri che sta ricevendo il Papa, che sarà festeggiato dai fedeli arrivati in piazza San Pietro da tutto il mondo per l’Angelus domenicale. L’anno scorso, Francesco volle festeggiare il suo ottantesimo compleanno invitando a colazione a Casa Santa Marta alcuni senza tetto, ordinando anche che nelle mense dei poveri venisse servito un dolce di compleanno.

La notizia è rimbalzata veloce su Facebook. Un tam tam di condivisioni che in poche ore ha invaso le bacheche di cittadini e amministratori che analizzano dati non sempre confortanti. In Ogliastra, nel 2016, sono stati spesi nelle slot machine circa 25 milioni di euro, che divisi fra i circa 58000 abitanti fanno una media pro capite di poco più di 430 euro.

A fare la parte dei leoni in questa gara di demerito sono, almeno a livello di spesa pro capite, i comuni più grossi. A Tortolì si calcola che lo scorso anno sia stata spesa una media di 562 euro a testa, per un totale di oltre 6 milioni di euro. In città ci sono 91 slot machine, 8,2 ogni mille abitanti. Sul podio anche Lanusei, con una spesa di 424 euro pro capite per un totale di oltre 2 milioni di euro, 51 macchinette e una media di 9,5 apparecchi ogni mille abitanti. Ma il dato più alto, a livello di spesa pro capite è quello di Bari Sardo.

Gli abitanti della cittadina costiera hanno speso in media 675 euro a testa, per una spesa complessiva di oltre 2 milioni e mezzo annui. Un po’ migliori i dati dei comuni più piccoli, che comunque non lasciano tranquilli gli amministratori. «A Ilbono nel solo 2016 sono stati giocati nelle slot oltre 445 mila euro ovvero 198 euro pro capite. -scrive su Facebook il sindaco Andrea Piroddi– L’intero gettito Tasi è pari a 20 mila euro/anno, mentre di Imu incassiamo 70 mila euro/anno. Ah ma i tributi comunali sono alti.» Conclude scoraggiato il primo cittadino.

Esempio di virtù è invece Jerzu, con una spesa pro capite di soli 6 euro nel 2016.

Va comunque specificato che i dati prendono in considerazione i soldi spesi nelle giocate del comune, ma non si può avere alcuna certezza che quei soldi siano effettivamente stati spesi da residenti del comune. Se è vero che c’è chi frequenta con disinvoltura bar e sale slot anche nel luogo in cui vive, c’è probabilmente anche chi preferisce sfuggire dagli sguardi dei propri concittadini.

I dati dell’indagine, promossa dal gruppo “L’Espresso” sono consultabili al link http://lab.gruppoespresso.it/finegil/2017/italia-delle-slot/.