Colpo Ilbono a Osini, pokerissimo del Villagrande. Cabras punisce lo Jerzu
				Atletico in vetta, pari tra Lotzorai e Triei. Pilia-gol: la Castor torna alla vittoria. Successo agevole per il Villagrande che si affaccia nelle zone nobili della classifica di Prima. La squadra di Mereu batte 5-0 la Pol. Sestu grazie ad
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Atletico in vetta, pari tra Lotzorai e Triei. Pilia-gol: la Castor torna alla vittoria. Successo agevole per il Villagrande che si affaccia nelle zone nobili della classifica di Prima.
La squadra di Mereu batte 5-0 la Pol. Sestu grazie ad una doppietta di Langiu poi Mameli e un gol a testa per i “fratelli terribili” Renato e Nicola Mereu. Fa suo il “derby del Pardu” il Cardedu che al San Paolo batte 1-0 il Cannonau Jerzu grazie al gol di Manuel Cabras, che approfitta di una dormita generale della difesa ospite. Reazione jerzese ma Todde, Biolchini e il giovanissimo Matteo Carta, figlio di Antonio, storico collaboratore di Francesco Loi, falliscono il pari.
Colpaccio dell’Ilbono che vince a Osini (2-4), in una gara dove Porcu fallisce il secondo rigore consecutivo. Quaterna biancoverde con Mameli (2), Manca e Pili; una doppietta di Vacca per i locali. Torna al successo il Tertenia che di misura (1-0) supera l’Uragano grazie al gol di Deiana. Baunese sconfitta sabato a Villasor (2-0). In Seconda, cambia nuovamente la vetta, ora c’è l’Atletico Lotzorai dopo il 3 a 1 all’Ulassai. Complice anche il pari interno del Lotzorai contro il Triei: al vantaggio di Murru risponde Il solito Saba.
Al 90’ occasione clamorosa per gli ospiti con Secci dal dischetto ma Cerina para. Torna al successo la Castor che allo Zinnias batte il Loceri (1-0) grazie all’euro gol di Alberto Pilia. Finisce 2 a 2 Amatori Jerzu – Perdasdefogu: un gol a testa per i fratelli Depau per i locali, Carta su rigore e Puddu per il Perdas. Chiudono la giornata Escalaplano – Selene 3 a 0 e Ussassai – San Vito 1 a 2.
        
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Davanti a una folta platea composta soprattutto, ma non solo, da donne migranti e spesso badanti, come quasi tutte le protagoniste del libro, Loredana Rosa, docente di italiano per stranieri e coordinatrice dell’evento, ha sottolineato l’importanza dell’incontro e il significato della presenza delle sue alunne, la cui esperienza di migrazione ha tratti in comune con quelle delle protagoniste del libro. Mameli le racconta senza filtri, con un linguaggio semplice ma mai banale. E loro si aprono, svelando storie di violenza e soprusi subiti nel paese d’origine e talvolta anche in quello d’arrivo, ma a volte anche storie di rinascita e amore.
Gli interventi dello scrittore sono stati intervallati dalle letture di brani del libro ad opera delle allieve, le marocchine Fatiha e Sanaa e le rumene Mirella e Loredana, che a loro volta hanno raccontato le proprie esperienze. Quasi tutte hanno detto che vorrebbero tornare in patria ma che è difficile «perché i nostri figli sono nati qui e qui vogliono restare per vivere, studiare e lavorare». Solo la senegalese Diouma, elegante nel suo coloratissimo abito tradizionale, ha detto che tornerà prima o poi a casa.
													
										
										
													
										
										
													