Tumori guaribili con gli ultrasuoni, sarebbe questa una cura efficace secondo il medico chirurgo estetico Alba Veronica Puddu, alla quale “Le Iene” hanno fatto visita a Tertenia.

Nel programma di Italia 1 andato in onda ieri (19 novembre), allo stesso inviato, Silvio Schembri, recatosi nello studio del medico è fintosi paziente, sono stati diagnosticati due tumori. Soluzione? «questi ultrasuoni te lo eliminano» ha spiegato la dottoressa.

Tumori inesistenti e guaribili in poco tempo, come quello diagnosticato ad un altro attore: «se il tessuto lo si fa lavorare lo vede sparire in una settimana».

La chemioterapia, come racconta una giovane donna nel servizio, se ci si  rivolge alla dottoressa «devi interromperla».

Silvio Schembri si è recato poi all’ospedale Niguarda di Milano, per far giudicare le terapie della Puddu a un oncologo del centro tumori : «penso che sia una siutazione in cui l’improvvisazione e la malafede giocano un ruolo in una partita che è estremamente delicata e non si può giocare così» ha  affermato il dottor Cerea.

«Questa persona non cura i tumori, andate negli istituti specializzati» ha detto alla fine del servizio Schembri.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.