Si riscava a Mont’e Prama: gli archeologi sono convinti che dal sito possano emergere nuovi frammenti di statue

Sono ricominciati nel sito di Mont’e Prama gli scavi archeologici. La nuova campagna di scavo andrà avanti fino al 31 ottobre e sarà coordinata dalla Soprintendenza, dall’università di Sassari, che hanno istituito un rapporto di collaborazione con il carcere di Massama.
Sono ricominciati nel sito di Mont’e Prama gli scavi archeologici. La nuova campagna di scavo andrà avanti fino al 31 ottobre e sarà coordinata dalla Soprintendenza, dall’università di Sassari, che hanno istituito un rapporto di collaborazione con il carcere di Massama.
Saranno coinvolti studenti del corso di archeologia e quattro detenuti del carcere di Massama. La nuova campagna potrà usufruire di altri 225mila euro, utilizzabili in tre anni.
Gli archeologi sono convinti che dal sito possano emergere nuovi frammenti di statue.
Un altro finanziamento da 225mila euro è destinato alla facoltà di Ingegneria per indagini e ricerche per i futuri sviluppi del sito come area visitabile e fruibile in maniera più organica.
Il sito, di grande interesse storico-archeologico, potrebbe richiamare infatti molti più visitatori.

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Il carcere di Lanusei è quello più affollato: al San Daniele 42 detenuti a fronte dei 33 previsti

Universo carceri: in Sardegna i detenuti continuano ad aumentare e il carcere ogliastrino di San Daniele è quello che registra la situazione più drammatica in termini di sovraffollamento.
Secondo i dati resi pubblici dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, presieduta da Maria Grazia Caligaris, nell’antico convento di Lanusei trasformato in casa circondariale, a fronte di 33 posti letto previsti sono recluse 42 persone (che corrispondono al +27 per cento). Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Lanusei, l’avvocato Davide Burchi, che qualche giorno fa ha accolto la Carovana della giustizia impegnata nella raccolta di firme per umanizzare il sistema carcerario italiano.
«Lanusei, -spiega Burchi- può fare la sua parte per superare il problema. Ci sono diverse soluzioni tecniche che permetterebbero di raddoppiare la capienza con costi contenuti e tempi brevi».

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