La sabbia rubata nelle spiagge sarde in vendita su E-bay: interrogazione dei Riformatori al Ministero

«Continua il vergognoso furto di sabbia dalle spiagge che offende e violenta l’intera Sardegna. Con l’aggravante che la sfrontatezza e il senso di impunità dai ladri è tale da consentirgli di vendere il bottino per pochi euro sui siti di
«Continua il vergognoso furto di sabbia dalle spiagge che offende e violenta l’intera Sardegna. Con l’aggravante che la sfrontatezza e il senso di impunità dai ladri è tale da consentirgli di vendere il bottino per pochi euro sui siti di e-commerce internazionale».
E’ questo il doloroso grido di allarme lanciato da Pierpaolo Vargiu e Roberto Frongia, rispettivamente deputato e presidente dei Riformatori, attraverso un’interrogazione urgente al Ministero competente sul demanio marittimo, a cui è unito un esposto alla Procure della Repubblica sarde con le schermate del sito www.ebay.de, che mette in vendita per pochi euro la sabbia sarda.
«Il bottino vigliacco di sabbia, che è il frutto del tradimento della ospitalità dei sardi –denunciano Vargiu e Frongia- è messo in vendita nei siti di e-commerce per pochi euro: la sabbia del Poetto, di Cala Sinzias, di Sant’Elmo e di Alghero Maria Pia è stata venduta per 2,50 euro. Per 5,99 euro è stata venduta la sabbia dello Scoglio di Peppino, con 9,99 euro di un “compralo subito” si può ancora portare a casa la sabbia evidentemente più pregiata di Porto Pollo».
« E’ una vergogna che deve finire–concludono Vargiu e Frongia- Il turismo è un’attività economica di scambio tra culture, non può diventare la spoliazione fraudolenta delle risorse ambientali, che sono un bene indisponibile, da tutelare e trasmettere ai figli! E’ per questo che chiediamo l’intervento immediato del Ministero competente e sottoponiamo i fatti alle procure sarde perché accertino –ed eventualmente perseguano- fatti illeciti».

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“Errore di sistema”. la nuova provocatoria opera di Manu Invisible dedicata ad Antonio Gramsci

Una nuova opera di Manu Invisible è comparsa sulla strada statale 131 a Cagliari. Questa volta il writer di San Sperate si è ispirato alle grafiche dei personal computer. “Errore di sistema” è la seconda opera dedicata al filosofo e intellettuale sardo Antonio Gramsci.
«Quest’opera attraverso la metafora dell’interfaccia del personal computer – spiega l’artista – simboleggia la mancanza di dialogo tra le persone, atteggiamento causato da un influenza sia politica che sociale. L’opera, è la seconda di una serie dedicata ad Antonio Gramsci, per ricordarlo nel suo anniversario e amplificare l’eco che ancora oggi ci regalano le sue scritture. La mancanza di dialogo citata in “Errore di Sistema”, fa riferimento alla relazione travagliata che ebbe con la moglie Giulia, che dalla Russia, molto raramente riusciva a far pervenire le sue lettere, a causa del regime politico dell’epoca, che filtrava pesantemente il contenuto dei messaggi, evitandone spesso la consegna. Gramsci, all’oscuro dei motivi riguardo ai lunghi silenzi della moglie, sentiva crescere intorno a sé un opprimente isolamento. Quest’opera è la seconda tappa di un itinerario tangibile, che partirà da Cagliari a Villacidro, percorso che Gramsci, si augurava spesso di fare un giorno prima della sua morte, ma che purtroppo non fece».

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