Riforma ospedaliera: per il presidio di Lanusei, nodo della rete, sparisce anche la dicitura “rinforzato”

Ora che i giochi sono fatti e che la bozza finale della Riforma della rete ospedaliera regionale è pronta per il voto in Consiglio regionale che reazione avranno i sindaci e gli ogliastrini? Quel che emerge dal provvedimento licenziato dalla
Ora che i giochi sono fatti e che la bozza finale della Riforma della rete ospedaliera regionale è pronta per il voto in Consiglio regionale che reazione avranno i sindaci e gli ogliastrini?
Quel che emerge dal provvedimento licenziato dalla commissione sanità presieduta da Raimondo Perra (Psi) non è di semplice comprensione, anzi pone diversi dubbi. Ci sono i dati oggettivi e cioè i 175 posti letto ospedalieri per i 57.699 abitanti, pari a 3.03 posti letto per ogni mille abitanti, e poi c’è la configurazione futura per il presidio ospedaliero di Lanusei.
Il Nostra signora della Mercede, inserito nelle reti di infarto (terapia intensiva cardiologica), ictu s(trattamento di primo livello) e trauma, diventa nodo della rete ospedaliera , perdendo anche la dicitura di “rinforzato” che aleggiava in tutte le riunioni pubbliche. Nel provvedimento vengono confermate le discipline già esistenti: Pediatria, Ostetricia e Ginecologia (sottoposte a monitoraggio annuale dei volumi e degli esiti), Rianimazione (non solo Anestesia), Semintensiva generale, Unità di terapia intensiva cardiologica (insieme alla Cardiologia), Servizio immunotrasfusionale (non emoteca), radiologia con TAC, RMN ed ecografia h. 24 (non solo radiologia), laboratorio ospedaliero territoriale unico (pubblico-privato). Le discipline di Gastroenterologia, Nefrologia, Neurologia, Pneumologia e Oncologia sono assicurate da posti letto “tecnici” in area internistica.
Cosa significa esattamente? Che fine ha fatto Medicina? Si tratta di un mero errore material o di altro? Ed il pronto soccorso come verrà organizzato? Domande che attendono una risposta.

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