Area sterrata di Orrì. Continua il botta e risposta tra l’amministrazione comunale e gli eredi Nieddu

Sulla situazione dell’area sterrata situata presso la seconda spiaggia del Lido di Orrì, continua il botta e risposta tra l’amministrazione comunale e la famiglia Nieddu, proprietaria del terreno. Secondo gli eredi Nieddu, il Sindaco di Tortolì ha emesso delle ordinanze
Sulla situazione dell’area sterrata situata presso la seconda spiaggia del Lido di Orrì, continua il botta e risposta tra l’amministrazione comunale e la famiglia Nieddu, proprietaria del terreno. Secondo gli eredi Nieddu, il Sindaco di Tortolì ha emesso delle ordinanze ritenute illegittime e quindi in merito a queste e ad altri abusi che ritengono di aver subito negli ultimi quattro anni, hanno presentato formali denunce penali nei confronti del Sindaco e di altri quattro funzionari comunali, per loro “colpevoli di aver agito in violazione di diverse disposizioni di legge”.
«Impugnare davanti al TAR un’ordinanza illegittima significa caricarne i costi sulla collettività – precisa l’avvocato Gianni Carrus che tutela i proprietari del terreno, gli eredi Nieddu – mentre del reato penale, essendo personale, risponde esclusivamente chi lo ha commesso e con risorse proprie. Inoltre, l’ordinanza n. 43 del 21.07.2017 non è mai stata notificata agli eredi, in violazione di legge, ma pubblicata sul sito del Comune solo dopo essere stata eseguita la rimozione della recinzione. L’affermazione circa il fatto che, se gli eredi avessero avuto motivazioni sufficientemente valide sarebbero ricorsi al Tribunale Amministrativo, è quantomeno inopportuna stante il fatto che, in primis, non risultano ancora decorsi i termini per impugnare sia la prima che la seconda ordinanza dinnanzi al TAR ed inoltre l’atto amministrativo, anche se non impugnato al TAR, può essere disapplicato sia dal giudice civile che penale se illegittimo. I diritti e gli interessi degli eredi Nieddu verranno tutelati davanti all’autorità giudiziaria competente a prescindere dalle indicazioni e suggerimenti della controparte. In tali sedi verranno sviluppate e dedotte le circostanze in fatto e diritto».
I Nieddu, in merito al fatto che l’area sterrata non sia stata recintata per anni, sottolineano come ciò non determini il venir meno del diritto inviolabile alla proprietà privata.

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