La cena speciale dei piccoli ricoverati all’oncologico. La paninoteca di Napoli offre a tutti gli hamburger
È stata una cena speciale, quella consumata mercoledì sera dai piccoli pazienti del reparto di oncologia pediatrica del Vecchio Policlinico di Napoli. A organizzarla per loro i volontari dell’associazione “Diamo una mano Onlus”, che da anni svolgono attività di animazione all’interno di quel
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È stata una cena speciale, quella consumata mercoledì sera dai piccoli pazienti del reparto di oncologia pediatrica del Vecchio Policlinico di Napoli.
A organizzarla per loro i volontari dell’associazione “Diamo una mano Onlus”, che da anni svolgono attività di animazione all’interno di quel reparto, cercando di rendere meno pesante la degenza ai bimbi ricoverati e offrendo un sostegno morale anche ai loro genitori. L’idea era semplicemente di cenare tutti assieme lì, in ospedale, lasciando scegliere ai bambini cosa mangiare. E loro avevano espresso il desiderio di ordinare dei panini da Puok Burger Store, una paninoteca del Vomero che, in poco più di un anno di attività, è già diventata un punto di riferimento per gli amanti del genere. Così i ragazzi di D1M hanno preso le ordinazioni e le hanno inviate al locale, avvisando che poi sarebbe passato uno di loro a ritirare il tutto.
E quando Viviana, la ragazza deputata a prelevare la cena, ha fatto rientro in reparto, bambini e volontari non credevano ai loro occhi: «Arriva Vivi, con buste piene zeppe di panini, patatine, salse di tutti i tipi, e ci dà un bigliettino (quello in foto), ci siamo emozionati tutti – si legge in un post pubblicato ieri sulla pagina Facebook dell’associazione –. Ma non perché non ci abbia fatto pagare nemmeno un euro, o perché ci abbia mandato il doppio di quello che avevamo richiesto, ma per il modo e soprattutto l’amore in cui quel gesto è stato fatto!!».
Nello scontrino su cui sono stati battuti tutti zeri e al centro è riportato un messaggio scritto a penna: «Che sia un momento di gioia. Staff Puok». La storia, raccontata da Il Mattino di Napoli, vuole mettere in evidenza il gesto che ha commosso i tanti utenti che seguono l’attività dell’associazione attraverso il social network, come si può leggere nei numerosi commenti che fanno seguito al post: «Grande gesto, la migliore medicina per l’anima……..l’altruismo e la generosità!!! Chi vive di questi gesti ha tutto da raccogliere per quello che semina!!! Clonate queste persone che ne abbiamo un bisogno vitale!!!», scrive Lino. Invece, Luisa commenta così: «Che bello mi sono emozionata, non ci sono parole x descrivere la vostra bontà». E Franco si ripropone di far visita al locale prossimamente: «Appena torno a Napoli vado da Puok».
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In apertura di serata il Tenore di Bitti ha ritirato la Medaglia del Senato tra gli applausi. Al francese Simon Panai è andato il riconoscimento per il miglior Documentario internazionale. Tra le opere sarde premiate: “La finestra” della regista cagliaritana Silvia Perra, “Lost in the white” dell’ogliastrino Alessio Cuboni e Mariquita del nuorese Francesco Cocco.
I vincitori. La cerimonia è proseguita con l’assegnazione dei premi per le cinque sezioni in concorso. Primo classificato nella categoria Scuole di cinema è stato lo statunitense-coreano “Angeltown” di Nancy Liu, ambientato nella notte colorata di Los Angeles, dove Lola, una sosia coreana di Marilyn Monroe, vive l’inquietudine di un difficile rapporto con il padre separato. Ad “Angeltown” è stata conferita la Medaglia della Presidenza della Repubblica.
