Tortolì, progetto Panchine d’Autore: come partecipare?

Per partecipare è necessario contattare ancitipatamente i rappresentanti della Pro Loco. Procede a grandi passi il progetto Panchine d’autore, e sono tantissimi i volontari che stanno dando un grande contributo per abbellire e decorare i beni pubblici del viale
Per partecipare è necessario contattare ancitipatamente i rappresentanti della Pro Loco.
Procede a grandi passi il progetto Panchine d’autore, e sono tantissimi i volontari che stanno dando un grande contributo per abbellire e decorare i beni pubblici del viale centrale. E’ opportuno ricordare che per poter partecipare al progetto, promosso dalla Nuova Pro Loco Tortolì Arbatax, è necessario seguire alcune fondamentali regole al fine di ottenere il migliore risultato.
Coloro che volessero adottare una panchina devono necessariamente presentare la bozza del disegno che si intende riprodurre – e che deve essere strettamente attinente a temi legati alla Sardegna e alle sue tradizioni -, ai rappresentanti della Pro Loco, al fine di ottenere l’autorizzazione a procedere ai lavori.
Premio San Giorgio Vescovo, primo posto a Fabrizio Vella col saggio “Mannorri”

Il libro “Mannorri, misteri e leggende di un villaggio scomparso” dello scrittore Fabrizio Vella, si è aggiudicato il primo posto nella 22esima edizione del “Premio San Giorgio Vescovo”, nella sezione saggistica.
L’autore urzuleino ha conquistato la giuria con la sua prima opera che intreccia memoria orale e memoria storica. Grande la soddisfazione di Vella “sono molto contento di aver ricevuto il più importante riconoscimento letterario ogliastrino col mio primo libro” afferma. Un lavoro imponente quello di Vella che in 400 pagine di dati racconta la storia del villaggio scomparso “ho impiegato 20 anni per concludere il libro, studiando documenti dell’archivio arcivescovile di Lanusei e degli archivi di Stato di Cagliari e Torino” racconta il vincitore. Mosso dalla passione per la storia, Fabrizio Vella, è riuscito a dare al saggio anche valore linguistico recuperando parole utilizzate a Mannorri e poi scomparse dalla lingua. “Per esempio” racconta “la carriola che in sardo traduciamo come carrucciu veniva chiamata cauciurru” o ancora “la parola basilico, in sardo frabica, si traduceva “faiga”. L’autore di “Mannorri”, che si occupa principalmente di turismo non si ferma mai. Tra i progetti futuri di Vella ci sono anche la musica, l’uscita di un cd è prevista a breve e un documentario sul ghiro sardo.

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