Ieri, intorno alla mezzanotte, la Sala Operativa dell’Ufficio circondariale marittimo di Arbatax è stata contattata dal comando di bordo della  Tirrenia Athara, che si trovava in navigazione nella tratta  Civitavecchia-Cagliari, a circa 94 miglia nautiche dal porto di Arbatax riferendo la necessità di  sbarcare un passeggero che in seguito ad una caduta aveva riportato alcune ferite che necessitavano un pronto ricovero.

La sala operativa, ha raccolto le prime  informazioni sulle condizioni sanitarie del malcapitato, provvedendo ad allertare la centrale operativa del 118, il personale della dipendente unità SAR M/V CP 824 e tutto il personale tecnico nautico indispensabile alla manovra di ormeggio.

All’arrivo della nave, nel porto era presente l’ambulanza del 118 che dopo aver effettuato i primi accertamenti sanitari, ha portato il passeggero all’ospedale di Lanusei.

«Non ce la faccio, non posso.» Con voce bassa, Mauro Bergoglio, nipote di Papa Francesco e figlio di Oscar, aveva risposto così a una radio argentina. Infermiere a Buenos Aires, non avrebbe potuto permettersi il volo per Roma: il costo era troppo alto per le sue possibilità.

La notizia ha attraversato l’oceano, toccando il cuore di un’italiana che ha scelto di restare anonima. Senza esitare, ha regalato a Mauro e a sua moglie due biglietti aerei.

E così, grazie a un gesto di solidarietà silenziosa, anche loro hanno potuto essere presenti questa mattina a Piazza San Pietro, stringendosi per l’ultimo saluto a chi ha sempre difeso i più umili.