Università della Terza Età: al via le iscrizioni ai corsi a Bari Sardo

Il 2015 si candida a diventare dunque l’anno più performante, se si esclude il 2009, anno in cui fu fatto il versamento per il fondo di garanzia.
Per quel che riguarda il FSE, di cui il Sole 24 definisce “soddisfacente” il livello di pagamenti della Sardegna, gioca la scelta di non aver chiesto la certificazione a maggio 2015, essendo allora in itinere l’approvazione della rimodulazione dei fondi da parte della Commissione europea, intervenuta poi positivamente a dicembre 2015. Di fatto, aver speso le risorse in linea con la proposta di rimodulazione del FSE mette al sicuro da ogni rischio possibile anche tutte le certificazioni che possono essere proficuamente inviate alla Commissione europea per avere il pagamento delle risorse spettanti alla Regione. La revisione alla programmazione degli interventi, avviata dall’Esecutivo nell’agosto scorso con il rafforzamento delle politiche a sostegno dell’istruzione-formazione, ha aumentato la capacità di intervento sul Capitale umano ed ha consentito l’avanzamento dei pagamenti fino a raggiungere la somma di 685.000.000 realizzando un overspending rispetto alla dotazione complessiva (675.053.206,00 euro).
Per quel che riguarda le risorse del Programma di sviluppo rurale 2007-13 destinate all’agricoltura, un gran lavoro è stato compiuto dall’Assessorato e da Argea. Il PSR 2007-2013, partito a fine 2008, è durato oltre 7 anni. Ma se al 31 maggio 2014 era stato speso solo il 64% del miliardo e 285 milioni di risorse disponibili, con il concreto pericolo di disimpegno dei fondi europei, dall’insediamento della giunta Pigliaru la riorganizzazione della struttura e la rimodulazione della spesa su diverse assi e misure, ha permesso di spendere più di un terzo della cifra iniziale, quasi 450 milioni di euro. Un successo che fa il pari con l’approvazione del nuovo PSR 2014-2020.
Il quotidiano Il Sole 24 Ore pubblica alcuni dati che vedono la Sardegna al 18esimo posto per la spendita delle risorse FESR: tali dati si riferiscono al monitoraggio al 31 ottobre e alle spese certificate. Si tratta cioè di pagamenti che sono già passati sotto i controlli di primo livello e di certificazione, presentati alla Commissione europea per il rimborso con domanda di pagamento.