Cacciatori ogliastrini denunciano l’estinzione di molte specie animali
L’unione caccitori dell’Ogliastra denuncia l’estinzione di molte specie animali. L’allarme è emerso dai dati riferiti ieri durante un incontro con gli associati dal Presidente Marco Demurtas, ottenuti dal monitoraggio praticato nei comuni ogliastrini: la situazione è critica con la quasi
L’unione caccitori dell’Ogliastra denuncia l’estinzione di molte specie animali. L’allarme è emerso dai dati riferiti ieri durante un incontro con gli associati dal Presidente Marco Demurtas, ottenuti dal monitoraggio praticato nei comuni ogliastrini: la situazione è critica con la quasi totale assenza di stanziale ad eccezione del cinghiale.
“I cacciatori sono rimasti particolarmente delusi dalla quasi totale assenza di pernici, lepri e conigli su quasi tutto il territorio provinciale per il quale, riferisce Demurtas, a giorni verrà inviata una nota al Servizio Ambiente dell’ex Amministrazione Provinciale Ogliastra e all’Assessorato alla Tutela dell’Ambiente con la richiesta formale di immediato intervento di reintroduzione di queste specie”.
“Il paradosso – prosegue – è che gli allevamenti regionali, destinati al ripopolamento, sono stracolmi di questi selvatici, per i quali si spendono migliaia di euro per il mantenimento, ma a causa di cavilli burocratici non vengono rilasciati, mentre i cacciatori girano a vuoto ma pagano puntualmente per l’attività venatoria che non riescono a praticare per l’assenza di selvatici”.
I cacciatori non possono essere per la regione il salvadanaio da aprire a settembre con i rinnovi per l’esercizio venatorio. Ogni cacciatore spende circa 400 euro tra tassa governativa, tassa regionale e assicurazione, ma stando così le cose non ricevono in cambio nessun servizio” conlude Demurtas.
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