Leggende. Gorroppu e la roccia sacrificale di Moccidorgiu.

In un’atmosfera densa di emozione e significato, il gruppo vocale Tenore Murales di Orgosolo ha offerto uno spettacolo indimenticabile, intonando un canto tradizionale sulla scalinata del paese barbaricino recentemente dipinta con i colori della Palestina.
A Orgosolo una scalinata per Gaza: colori, simboli e un messaggio che grida giustizia
Un gesto simbolico, nato dall’iniziativa delle donne orgolesi, che hanno trasformato quei gradini in un messaggio visivo di pace, solidarietà e speranza tra due popoli ancora segnati dalla guerra.
Il canto (nel video di Ester Dessì), risuonando tra le antiche mura del centro, ha intrecciato il suono profondo e arcaico del canto a tenore — patrimonio immateriale dell’UNESCO — con la forza visiva della scalinata, divenuta oggi luogo di memoria e impegno civile.
Scalinata per Gaza, le foto delle donne di Orgosolo mentre la dipingono
Il gruppo Tenore Murales, noto in Sardegna e oltre per la sua intensa attività artistica, rappresenta una delle espressioni più autentiche della polifonia isolana. Oltre alla tradizione, la loro musica si apre a orizzonti innovativi, come dimostrano le collaborazioni con artisti contemporanei, tra cui il celebre Paolo Angeli e la sua chitarra sarda preparata, capace di fondere suoni ancestrali e sperimentazione.
L’esibizione è stata un momento di rara potenza simbolica, in cui l’arte si è fatta strumento di dialogo e invito alla riconciliazione. La voce profonda della Sardegna si è così unita idealmente al grido silenzioso di chi soffre nel cuore del conflitto israelo-palestinese, ribadendo il ruolo della cultura come ponte tra le identità e forza viva per costruire un futuro di pace.