Il finanziamento del Gal Ogliastra permetterà al comune foghesino di investire tali fondi in tre importanti progetti per il paese.

L’amministrazione comunale di Perdasdefogu ha ottenuto tre importanti finanziamenti dal Gal Ogliastra. In particolare per il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 sono stati ottenuti fondi per le misure 322 sviluppo e rinnovamento dei villaggi, 321 servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale, e 313 incentivazione delle attività turistiche.

Per una somma superiore ai 200.000 euro nel comune foghesino verranno realizzati grandi progetti. Nell’ambito della misura 322 si prevede la ristrutturazione di un fabbricato comunale sito in via Umberto e la riqualificazione dell’adiacente piazza Roma, tali interventi volti alla valorizzazione del centro storico riqualificheranno lo slargo urbano che verrà utilizzato come luogo d’incontro in occasioni di feste e manifestazioni folkloristiche. Nell’edificio e nella piazza, verranno abbattute le barriere architettoniche, rendendoli così fruibili ai soggetti disabili, agli ipovedenti e ai non vedenti attraverso le guide e i sentieri tattili Loges, un linguaggio quest’ultimo che attraverso impronte sulle pavimentazione si rende leggibile e riconoscibile dai non vedenti.

Secondo la misura 321 verranno realizzati spazi polifunzionali e multimediali al piano terra della nuova ala delle scuole elementari e una rete di copertura wireless comunale per i servizi alla popolazione locale e alle imprese operanti nel territorio di Perdasdefogu. Sei hot spot outdoor, in diverse zone del paese, segnalati dal cartello wifizone, e tre hot spot indoor nel centro di aggregazione polifunzionale,nella biblioteca comunale e negli spazi interni al centro di educazione ambientale comunale. L’accesso internet attraverso hot spot wireless verrà fornito in maniera gratuita sia ai residenti sia ai visitatori presenti nel territorio foghesino.

Ultima ma non meno importante la misura 313 prevede la creazione di un centro di Informazione e Accoglienza per il rilancio turistico del territorio. Si provvederà a stabilire un collegamento con gli altri centri turistici del circondario, in modo da avere uno scambio di informazioni che dovrà essere il pilastro portante per il piano di recupero e sviluppo dei paesi del territorio ogliastrino, inoltre tale collaborazione consentirà agli operatori del settore di migliorare le proprie offerte. Gli intenti dell’amministrazione sono quelli di garantire l’attività del centro per almeno otto anni, e a tale proposito avendo già attiva una convenzione ventennale con la Pro Loco, che si occupa di simili attività, intende integrare la convenzione per la manutenzione ordinaria e la gestione del nuovo centro di informazione e accoglienza. Gli interventi che verranno realizzati nel paese di Perdasdefogu sono di capillare importanza, sia per la non trascurabile valenza occupazionale, sia per il rilancio turistico di un territorio troppe volte trascurato nella sua grande bellezza.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.