Il Cardedu a caccia di un esterno. Il Loceri prende Federico Usai.

Giorni di lavoro intenso per Lanusei e Tortolì, in vista della prossima stagione in Eccellenza. Stagione ufficiale che inizierà il 31 agosto con in primo turno di Coppa Italia, che vedrà impegnate il Tortolì di bomber Nieddu con il Muravera; mentre sfiderà il Taloro Gavoi, l’Asd Lanusei. Il campionato di Eccellenza inizierà invece il 7 settembre. Intanto, i tortoliesi hanno ingaggiato un difensore centrale dalla penisola, Vincenzo Tuccillo classe 1996. In rossoblu, a disposizione di mister Murinu, anche Marco Ladu, ex Baunese e Castor.

Il Girasole, ha confermato in blocco la rosa dello scorso anno, esclusi Farinola (Cardedu ) e Muggianu (Lanusei ) ed Errico (Tortoli): la società neo promossa in Promozione, si assicura Simone Mascia, Jacopo Secci e Giovanni Tegas, più altri due fuoriquota provenienti da Idolo e Talana. Piace l’attaccante della Pol. Villagrande Fabrizio Bonicelli, ma per il momento il giovane si allena con la squadra di Cannas, che ha iniziato la preparazione lunedì 11 agosto. Tra le fila dei villagrandesi anche Marco Murgioni, esterno offensivo l’anno scorso in forza al Talana.

La Baunese in cerca di un centravanti, dopo le partenze di Ladu e di Chicco Muggianu. La Castor di Guerriero è sempre sulle tracce di Paolo Piludu, l’anno passato al Lanusei. Il Seulo, perde Walter Laconi, rimasto al Seui ripescato in Prima categoria, ma si consola con l’ingaggio di Trogu, super bomber ex Carbonia e Samassi. I barbaricini si candidano di diritto per il salto in Prima categoria. Altra pretendente al salto di categoria, è il Loceri di mister Magari, inserito assieme al Lotzorai, Ilbono, Osini nel girone A di Seconda categoria, con le cagliaritane. La società giallorossa rafforza il reparto difensivo con gli arrivi di Federico Usai, ex Triei, e di Carlo Melis, ex Fc Arbatax.

Proprio la formazione di mister Cuccu, l’Arbatax, dopo Luca Mameli e Gigi Serra, si assicura i difensori Pierpaolo Piras (un passato nel Barisardo, Lanusei, Villagrande, Lotzorai e Castor) e Sergio Sirigu (indimenticato giocatore del Barisardo). Giuseppe Virdis è stato contattato dal Is Arenas, squadra cagliaritana di Seconda. Federico Murino e Roberto Scudu sposano il progetto Cosmos. Richieste per Giuseppe Montagna, Alessandro Usai, Erik Scudu e Mirko Marongiu. Il Cardedu, dopo aver preso Todde Mura e Farinola, è alla ricerca di un esterno offensivo e di un centrocampista.

La vicenda che nelle ultime ore ha fatto il giro dei media nazionali e internazionali approda ora in Procura. La magistratura di Aosta ha infatti aperto un fascicolo — al momento senza ipotesi di reato formalizzate — sul caso del radiologo G.F., responsabile della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica dell’ospedale Parini, che ha ammesso di aver utilizzato le apparecchiature dell’ospedale per sottoporre la propria gatta, Athena, a una Tac e a un drenaggio toracico dopo una caduta di sei piani.

A portare il caso all’attenzione della Procura è stata la stessa azienda Usl della Valle d’Aosta, che ha avviato accertamenti interni sull’episodio. Il medico ha risposto con una lettera, dichiarandosi disponibile a risarcire eventuali danni economici e spiegando le proprie ragioni: «Di professione faccio il radiologo interventista e sapevo di poterla salvare solo con un intervento tempestivo».

Il direttore generale, Massimo Uberti, aveva già sottolineato la possibile rilevanza penale della vicenda: «Qui ci sono anche ipotesi di reato perseguibili d’ufficio. Il pubblico ufficiale ha l’obbligo di segnalazione». Parallelamente è stata attivata una commissione disciplinare con l’iter di verifica dei fatti, dopo che un collega del primario aveva riferito l’episodio.

La gatta Athena era precipitata dal tetto del condominio per sei piani. Portata inizialmente dal veterinario, erano emersi traumi multipli: fratture posteriori, sospetto pneumotorace, possibili lesioni interne. Vista la gravità, il medico si è recato all’ospedale regionale Parini in un orario in cui le tre Tac non erano in servizio programmato. Verificata l’assenza di pazienti in attesa, ha eseguito un esame di pochi secondi e poi il drenaggio toracico che ha permesso all’animale di tornare a respirare.

«Da quel momento la gatta si è gradualmente ripresa» racconta il medico, che sottolinea di non essere in servizio e di aver agito solo per salvare la vita dell’animale. Athena è uno dei cinque gatti che il radiologo ha adottato nel tempo, tutti salvati dalla strada. «Se non avessi fatto tutto ciò che potevo, e la mia gatta fosse morta, non me lo sarei mai perdonato, anche per i miei figli che la adorano».

La storia continua a suscitare un acceso dibattito sulla gestione delle risorse sanitarie pubbliche, tra chi difende il gesto “salvavita” del medico e chi invoca il rispetto rigoroso delle procedure e dell’uso delle apparecchiature ospedaliere. Ora la parola passa alla Procura, che dovrà stabilire se nell’intervento di quella notte si configurino responsabilità penali o disciplinari.