tenores aula consiliare

Lanusei. L’iniziativa “Potimus Cantare?” ha riscosso un grande successo ieri nel centro ogliastrino. La manifestazione, iniziata alle 11.30 nell’aula magna del liceo Leonardo da Vinci, ha raggiunto il suo apice nell’incontro delle 18 svoltosi nell’aula consiliare del comune. A coordinare i lavori è stato Ilario Fois, socio dei Tenores Sardegna.

Pubblico nutrito ed eterogeneo, esibizioni di alto livello di amatori e professionisti, adulti e bambini. Dopo quest’ultime, sono intervenuti Davide Ferreli, primo cittadino lanuseino, Nicola Cantalupo responsabile dello sportello linguistico e Peppino Cidda, socio dei Tenores Sardegna e componente del tenores di Orune.

Dopo una lunga agonia e quasi due anni trascorsi in isolamento, Maddy, giovane cinghiale ferito gravemente a una zampa, ha finalmente trovato una nuova casa al Rifugio Miki Pig, dove potrà iniziare un percorso di recupero fisico e psicologico.

Maddy

L’animale era stato recuperato nel 2023 a La Maddalena, dopo ben 43 giorni di sofferenze in natura, probabilmente a causa di un laccio o di un colpo d’arma da fuoco. A intervenire erano stati LAV e Forestas, che lo avevano trasportato al Cras di Bonassai per le prime cure veterinarie. I medici avevano escluso l’amputazione dell’arto, ma a causa di lungaggini burocratiche e mancanza di strutture adeguate, Maddy è rimasto per quasi due anni confinato in un box di cemento.

Maddy

Le conseguenze sono state pesanti: oltre a un evidente sovrappeso, Maddy presenta una marcata atrofia muscolare alle zampe sane, che oggi faticano a sostenerlo. Ora però, grazie all’accoglienza del Rifugio Miki Pig, la sua vita può finalmente cambiare. I volontari hanno allestito per lui un ampio recinto attrezzato con zone d’ombra, una pozza d’acqua dove può rinfrescarsi e una struttura coibentata per garantirgli sicurezza e comfort.

«Accogliere Maddy è per noi una sfida, ma anche un atto d’amore», raccontano i volontari del Rifugio. «Dopo tutto quello che ha passato, merita un ambiente rispettoso e adatto alle sue esigenze. Faremo il possibile per garantirgli una vita dignitosa». In collaborazione con LAV e un’équipe veterinaria specializzata, il Rifugio monitorerà attentamente le condizioni dell’animale e valuterà la possibilità di intervenire chirurgicamente sull’arto ferito, se le sue condizioni lo permetteranno. «Il suo percorso sarà lungo e delicato, ma lo affronteremo con pazienza e rispetto. Ora che è finalmente libero, la sua nuova vita può davvero cominciare», concludono dal Rifugio.