Consiglio comunale bariese: è scontro totale tra maggioranza e opposizione.
Seduta di consiglio caratterizzata da grandi malumori e grandi polemiche, quella tenutasi a Bari Sardo il 21 maggio. Un litigio senza fine ha coinvolto maggioranza, minoranze e cittadini. Dopo quattro mesi di mancata convocazione dell’assemblea e il rimpasto di
Seduta di consiglio caratterizzata da grandi malumori e grandi polemiche, quella tenutasi a Bari Sardo il 21 maggio. Un litigio senza fine ha coinvolto maggioranza, minoranze e cittadini. Dopo quattro mesi di mancata convocazione dell’assemblea e il rimpasto di giunta, i pronostici della vigilia non sono stati disattesi. Clima rovente fu.
Gli animi si sono scaldati subito, non appena la maggioranza ha deciso di rinviare la discussione per l’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario a causa dell’assenza della responsabile del servizio economico-finanziario, la dottoressa Silvia Congiu.
Le opposizioni, visibilmente contrariate, hanno ricordato al sindaco Paolo Fanni il termine ultimo per l’approvazione, ovvero venerdì 24 maggio. In caso contrario tutto è rinviato a settembre. Anche il pubblico astante non ha mascherato le proprie perplessità per lo slittamento della discussione in maniera abbastanza energica, con conseguente abbondono anticipato dell’aula di alcuni membri della comunità.
A fatica i lavori proseguono. Il contrasto tra i gruppi si fa netto. Le risposte fornite alle interrogazioni presentate da Casu e Pinna non soddisfano e diventano pretesto per accusare l’inoperosità della Giunta. Sindaco e maggioranza incassano ma non senza tentare di giustificare le loro scelte.
Il consiglio, durato due ore circa, sostanzialmente si è giocato tutto sull’asse accuse/ giustificazioni/ rimando di accuse. A tratti è sembrato di assistere ai classici confronti face to face elettorali americani. Lo scopo: evidenziare le pecche amministrativo-politiche dell’uno o dell’altro. Fortunatamente per i cittadini tale spettacolo non è durato tanto.
Nessun tono pacato quindi, nessun filo comune tra giunta e consiglieri di minoranza. Si sancisce l’aumentare della spaccatura tra le compagini. Un divario netto e difficilmente colmabile da quel che si è potuto vedere. Un contrasto che si riassume tra una maggioranza che manifesta la propria volontà nel proseguire tra le difficoltà del tempo presente e una minoranza che sottolinea la stagnante situazione amministrativa che sommata alla crisi globale diventa una cocktail letale per Bari Sardo.
Marco Ferrai
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