Siro Marrocu, Fabrizio Selenu e Michele Meta

Si è tenuto stamattina, presso la sede della Compagnia Portuale di Arbatax, l’atteso incontro tra il candidato sindaco Fabrizio Selenu ed il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Michele Meta, per discutere di problemi e soluzioni relativi al porto e all’aeroporto di Tortolì-Arbatax.

Presenti al confronto anche Franco Sabatini, consigliere regionale e presidente della Commissione Bilancio della Regione Sardegna e alcuni importanti operatori dell’area portuale. Dopo i loro interventi, volti a tracciare una panoramica della situazione delle infrastrutture ogliastrine, tra pregi e difetti, tra fallimenti da rilevare e proposte per il futuro, ha preso la parola Michele Meta.

Fulcro del discorso di Meta il caso Tirrenia. E’ di oggi la notizia che vede la società di trasporti marittimi a controllo statale, ridurre i collegamenti con bassa occupazione, per garantire la continuità territoriale su altre rotte. A farne le spese, prima tra tutte, la nostra tratta Olbia-Arbatax. Un bilancio sulla situazione è d’obbligo e considerati i fatti, secondo Meta, a questo proposito “non si può essere indulgenti”.

Così il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha annunciato che “a settembre verrà istituita una commissione di indagine atta ad esaminare quanto successo, in modo che non si verifichi più”. E ha aggiunto: “Il settore turistico è il vero motore dell’economia sarda, Stato e Regione devono vigilare su di esso. E il caso Tirrenia, più di tutti, va messo sotto indagine. Poi, dopo le elezioni, saremo ben lieti di ricevere a Roma, in un incontro formale, i rappresentanti del Comune di Tortolì e della Regione Sardegna per parlare della situazione dei trasporti ogliastrini a tutto tondo. Quello che ci serve è un governo di sistema, snello e moderno”.

Dopo una lunga agonia e quasi due anni trascorsi in isolamento, Maddy, giovane cinghiale ferito gravemente a una zampa, ha finalmente trovato una nuova casa al Rifugio Miki Pig, dove potrà iniziare un percorso di recupero fisico e psicologico.

Maddy

L’animale era stato recuperato nel 2023 a La Maddalena, dopo ben 43 giorni di sofferenze in natura, probabilmente a causa di un laccio o di un colpo d’arma da fuoco. A intervenire erano stati LAV e Forestas, che lo avevano trasportato al Cras di Bonassai per le prime cure veterinarie. I medici avevano escluso l’amputazione dell’arto, ma a causa di lungaggini burocratiche e mancanza di strutture adeguate, Maddy è rimasto per quasi due anni confinato in un box di cemento.

Maddy

Le conseguenze sono state pesanti: oltre a un evidente sovrappeso, Maddy presenta una marcata atrofia muscolare alle zampe sane, che oggi faticano a sostenerlo. Ora però, grazie all’accoglienza del Rifugio Miki Pig, la sua vita può finalmente cambiare. I volontari hanno allestito per lui un ampio recinto attrezzato con zone d’ombra, una pozza d’acqua dove può rinfrescarsi e una struttura coibentata per garantirgli sicurezza e comfort.

«Accogliere Maddy è per noi una sfida, ma anche un atto d’amore», raccontano i volontari del Rifugio. «Dopo tutto quello che ha passato, merita un ambiente rispettoso e adatto alle sue esigenze. Faremo il possibile per garantirgli una vita dignitosa». In collaborazione con LAV e un’équipe veterinaria specializzata, il Rifugio monitorerà attentamente le condizioni dell’animale e valuterà la possibilità di intervenire chirurgicamente sull’arto ferito, se le sue condizioni lo permetteranno. «Il suo percorso sarà lungo e delicato, ma lo affronteremo con pazienza e rispetto. Ora che è finalmente libero, la sua nuova vita può davvero cominciare», concludono dal Rifugio.