Monni e Nieddu, Tortolì

Il Girasole sfiderà il Guspini.

Ultimi 90 minuti per le squadre ogliastrine nei campionati regionali. Il Lanusei, fresco vincitore del campionato di Promozione, ancora euforico per la vittoria, cade a Pula ( 3-1). Per il Tortolì invece, sestina all’ Arbus (6-2), con Nieddu, doppietta,  capocannoniere del girone A con 35 centri. La squadra di Murino affronterà il Ghilarza, terzo nel girone B, nel primo play off per l’Eccellenza, domenica 11 al Fra Locci. L’altra semifinale sarà Ploaghe – Pula.

In Prima, pioggia di reti. Il San Vito vince anche a Cardedu ( 1-3 ), mentre finisce 2 a 2 il derby tra il Barisardo e lo Jerzu ( ancora in gol Arialdo Angioni). Sestina del Girasole a Capoterra ( 2-6 ) con doppio Giolitti, che chiude il torneo con 29 reti. Domenica prossima a Castiadas sarà Girasole – Guspini, semifinale play off per la Promozione. Il Triei perde a Selargius contro l’Orione ( 4-1 ) ma la testa è già proiettata alla sfida di domenica 11 contro il Decimo 07, a Sa e Fenu, per una sfida che vale la permanenza in Prima categoria.

Vince a Villasimius l’Idolo di Podda ( 2-3 ) che chiude al quarto posto il torneo, in coabitazione con la rivelazionebBaunese, che vince ancora (5-2) chiudendo in bellezza un campionato fantastico. Undici gol tra il Villagrande e la Castor ( 5-6) , nella classica gara di fine stagione. In Seconda, il Tertenia vince (3-1 al Tonara) e giocherà in casa al Is Arranasa, la sfida play out contro l’Atzara, sconfitto a Ilbono ( 4-2 ). Sconfitta casalinga per il Perdasdefogu ( 0-1 contro il Gennargentu). Chiudono con una vittoria il Seui (3-2 contro il Meana) e per il Talana ( 5-4 contro l’Ollolai). Non si sono disputate Loceri – Gadoni e Lotzorai – Seulo.

Alice ed Ellen Kessler, le gemelle che hanno segnato un’epoca nel mondo dello spettacolo europeo, sono morte all’età di 89 anni. La notizia, diffusa da diversi media tedeschi, chiude un capitolo luminoso della storia della musica, della danza e dell’intrattenimento del Novecento e oltre.

Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, le Kessler hanno affascinato il pubblico internazionale con eleganza, talento e una presenza scenica rimasta nella memoria collettiva. In Italia la loro fama ha raggiunto l’apice tra gli anni ’50 e ’60, quando divennero celebri come cantanti, ballerine, attrici e showgirl televisive. Iconiche le loro linee sinuose, che valsero loro il soprannome di “gambe della nazione”, definizione coniata nel 1959 e mai più dimenticata.

Inseparabili sul palco e nella vita, le due sorelle avevano espresso il desiderio di restare unite anche dopo la morte. Nel loro testamento avevano stabilito di essere sepolte insieme, in un’unica urna, accanto alle ceneri della madre Elsa e del loro amato cane Yello. «È ciò che abbiamo stabilito nel nostro testamento», aveva ricordato Ellen in una toccante intervista a Bild nell’aprile 2024.

La loro eleganza non si è mai limitata alla scena: nel 2006, in un gesto di straordinaria generosità, le Kessler decisero di donare l’intero patrimonio a Medici Senza Frontiere. «Nel mondo ci sono tante persone che hanno bisogno di donazioni», avevano spiegato, trasformando la loro eredità artistica anche in un esempio di impegno umanitario.