I doni offerti a Mons. Piseddu

Nel Santuario della Madonna d’Ogliastra di Lanusei, gremita in ogni angolo, il Vescovo Antioco Piseddu ha salutato ieri pomeriggio la sua comunità diocesana rappresentata da tutti i sindaci dei paesi ricadenti nel territorio diocesano, che lascerà nei prossimi giorni in seguito alla nomina del nuovo Pastore, Monsignor Antonello Mura. La celebrazione eucaristica con cui il presule ha salutato la collettività si è tenuta a partire dalle 17.

Commozione e partecipazione hanno contrassegnato la liturgia eucaristica, la quale si è svolta rispettando un programma che ha voluto iniziare questa cerimonia solenne con l’ingresso del Vescovo Antioco su una passerella contornata da bambini e fiori. Altri momenti sono stati considerevoli, come l’omaggio floreale di Piseddu alla Madonna ed il ringraziamento affettuoso con doni da parte dei rappresentanti della comunita ogliastrina. Messaggi di saluto e riconoscenza sono stati letti anche dal Commissario straordinario di Tortolì, dal Sindaco di Lanusei, dal Sindaco di Villaputzu, dal Sindaco di Escalaplano, dal Sindaco di Seui, dal Rappresentante degli emigrati extracomunitari, dall’Unitalsi, dal Rappresentante del Mondo Lavoro, dal Presidente dell’Azione cattolica italiana, dal Decano del Clero, dal CSI Ogliastra e dalle associazioni laiche.

Al termine della funzione, subito prima del fatidico “missa est”, sono intervenuti alcuni dei suoi sacerdoti, i quali lo hanno ringraziato per il proficuo cammino di oltre trent’anni percorso insieme. “Grazie al suo contributo nel corso di questi lunghi anni si sono prodotte importanti convergenze tra le parrocchie, istituti religiosi e laici, e gli enti locali.Grazie per la sua esemplare abnegazione e per aver camminato al nostro fianco per molti anni”. Parole di Don Piero Crobeddu.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.