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Vi sono dei fine settimana che non sono uguali agli altri: il prossimo,per l’Antes Ogliastra Volley, sarà uno di questi. Sabato sera, alle 18.30, presso il Palazzetto di Via Santa Chiara a Tortolì, la Serie C, dopo diverse gare in cui ha mostrato parecchi segnali di miglioramento, avrà probabilmente la sua ultima chance per continuare a sperare nel raggiungimento della salvezza.

Al cospetto delle biancorosse del Presidente Gian Tomaso Ferrai vi saranno le oristanesi dell’Ariete, squadra che condivide con l’Ogliastra Volley il primato dell’organico più giovane del Campionato. Per Simona Marci e compagne l’imperativo è vincere e, sicuramente, affronteranno con il giusto agonismo e grande determinazione la gara della possibile svolta.

Domenica, invece, grande appuntamento con la pallavolo giovanile, con le Finali Provinciali della categoria Under 18/f; in virtù del primo posto ottenuto nella fase a girone, la società ogliastrina ha ottenuto l’organizzazione della Finale a quattro. Questo titolo era il primo obiettivo posto in essere dal sodalizio biancorosso nel proprio progetto, a neanche due anni dalla costituzione della nuova compagine societaria. La finale, raggiunta a sorpresa la scorsa stagione, ha rappresentato un’utile esperienza per le giovani ogliastrine, le quali adesso meglio affronteranno le tensioni e i rischi che questo tipo di manifestazione comporta.

La avversarie sono tutte di gran rispetto, rappresentano il meglio della pallavolo del centro-Sardegna; inoltre vi saranno anche dei nuovi innesti in alcune di esse e anche accorgimenti tattici che renderanno ancora meno agevole il compito di Chiara Murru e compagne e più spettacolari gli incontri in programma. Si inizierà la mattina alle ore 11; al Palazzetto Ipsar di via Santa Chiara le locali dell’Antes affronteranno la VBC Orosei mentre, in contemporanea, alla Palestra del Liceo Scientifico di Via Scorcu scenderanno in campo le detentrici del titolo, la Sirio Orosei, e la Libertas Nuoro.

Nel pomeriggio, alle ore 16, inizierà la finale per il 3° e 4° posto e alle 18 la Finalissima per determinare le Campionesse Provinciali 2014. A seguire le premiazioni e un rinfresco sanciranno il termine della manifestazione.

Due provvedimenti approvati oggi dal Senato segnano una svolta nel panorama sanitario e sociale italiano: il riconoscimento dell’obesità come malattia e l’istituzione della Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico delle persone, fissata per il 16 maggio.

Con il primo ddl, l’Italia diventa il primo Paese al mondo a dotarsi di una legge specifica per la prevenzione e la cura dell’obesità, considerata malattia cronica, progressiva e recidivante. La norma introduce campagne di sensibilizzazione, percorsi di formazione, un osservatorio nazionale, agevolazioni per l’inclusione scolastica, lavorativa e sportivo-ricreativa delle persone obese, oltre a risorse economiche dedicate. Il finanziamento prevede 700 mila euro per il 2025, 800 mila per il 2026 e 1,2 milioni annui dal 2027, ai quali si aggiungono 400 mila euro all’anno dal 2025 per la formazione di medici, pediatri, studenti universitari e personale sanitario.

Il nodo principale resta l’inserimento delle cure nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), condizione necessaria per garantirne la gratuità. Le associazioni dei pazienti chiedono risorse adeguate per garantire a tutti l’accesso a visite specialistiche, trattamenti farmacologici, chirurgia bariatrica e percorsi multidisciplinari. Per loro la nuova legge è un passo storico, ma solo l’inizio di un percorso che dovrà tradursi in azioni concrete.

Parallelamente, il Senato ha approvato il ddl che istituisce la Giornata nazionale contro il body shaming, ogni 16 maggio. L’iniziativa, simboleggiata dal colore fucsia, punta a sensibilizzare i cittadini sugli effetti dannosi delle discriminazioni e delle offese legate all’aspetto fisico, promuovendo una cultura del rispetto e dell’inclusione.

In Italia oltre sei milioni di persone convivono con l’obesità, una condizione che spesso si accompagna a patologie gravi come diabete, malattie cardiovascolari e tumori, ma che viene ancora percepita troppo spesso come un problema estetico. Le due leggi approvate oggi aprono la strada a un cambiamento culturale e sanitario, che mette al centro la salute e la dignità delle persone.