Tortolì. Compare il necrologio di un giovane su un muro. Ma lui è vivo
In via Iosto a Tortolì ieri mattina è comparso un necrologio dedicato ad un giovane di Ilbono, Fabrizio Scattu. Niente di strano se non fosse che il ventenne è vivo e vegeto. Nel cartello, oltre alla foto e al nome
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In via Iosto a Tortolì ieri mattina è comparso un necrologio dedicato ad un giovane di Ilbono, Fabrizio Scattu. Niente di strano se non fosse che il ventenne è vivo e vegeto.
Nel cartello, oltre alla foto e al nome del ragazzo, campeggiava l’immagine di un fucile e queste parole: “Improvvisamente è venuto a mancare Fabrizio Scattu. Lo partecipano gli amici e i nemici e ringraziano quanti sono stati loro vicini con scritti e fiori e invitano tutti alla grande festa che si terrà domani nella piazza del paese”.
Mentre il giovane ilbonese sta cercando di capire se sporgere o meno denuncia contro ignoti, tutti in paese si domandano: era una minaccia o uno scherzo di carnevale di cattivissimo gusto?
Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
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Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
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