Le premiazioni svoltesi ad Ilbono

L’agenzia Laore  in collaborazione con il Comune di Ilbono ed il Centro Commerciale Naturale, estremamente  sensibili in materia di promozione e riconoscimento delle qualità di tutte le attività produttive del paese,  ha indetto la quinta edizione del concorso “SU GIRU’E SOLLU” tenutosi ad Ilbono e presentato  in occasione della  manifestazione “Pane&olio2013”.  Venerdì 17 gennaio presso la sala consiliare del Comune di Ilbono si sono svolte le premiazioni.

Il  Concorso si è proposto di sensibilizzare  gli olivicoltori all’uso di nuove tecniche di produzione disponibili per migliorare la qualità degli oli, di promuovere la conoscenza  ed il consumo dell’olio  extra vergine di oliva ogliastrino, di effettuare la selezione provinciale per il concorso regionale Olio Nuovo, di favorire il collocamento del prodotto sul mercat e, infine, di favorire occasioni di incontro  e di verifica per i degustatori d’olio extra vergine d’oliva.

Al  concorso, descritto e illustrato ampiamente anche  tramite i video  del tecnico della Laore Sergio Meloni , hanno partecipato 38 concorrenti. Un numero considerevole in rapporto ad un’annata pressoché disastrosa per quanto riguarda la produzione. Per la  categoria dei confezionatori il vincitore è stato l’Oleificio Paolo Demuro, che potrà quindi accedere al concorso regionale. Per quanto concerne la categoria degli olivicoltori,  il primo posto è stato meritato dal lanuseino Mario Bruno Depau, il secondo da Mario Stochino (sempre di Lanusei ) e il terzo da Antonello Coda di Ilbono.

I concorrenti sono stati premiati dal Sindaco Andrea Piroddi  e da Agnese Anna Boi, Presidente Del Centro Commerciale Naturale, che ha consegnato dei cestini con i prodotti dei soci, in modo da offrire visibilità e promozione a tutte le attività iscritte all’associazione ilbonese.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.