Non siamo alle pendici dell’Etna, ma nel cuore del Logudoro, e più precisamente nei pressi di Monte Lisiri, appena fuori dal centro abitato di Ittireddu, nella sua periferia orientale. Qui, come spiega il paleontologo Daniel Zoboli, sorge un suggestivo cono vulcanico, piccolo ma affascinante, composto da scorie di trachibasalto, testimone silenzioso di una delle ultime eruzioni vulcaniche avvenute in Sardegna.
Foto Daniel Zoboli
Monte Lisiri rappresenta una vera e propria finestra aperta sul passato geologico dell’isola. I fronti di cava che interessano la zona hanno messo in evidenza con chiarezza le geometrie interne dei corpi lavici, caratterizzati da intense colorazioni nero-rossastre. Secondo alcune datazioni, queste formazioni risalirebbero a meno di 120.000 anni fa, collocandosi all’inizio del Pleistocene Superiore.
Si tratta dunque di un sito di grande interesse scientifico e paesaggistico, capace di raccontare una Sardegna meno conosciuta, plasmata nei secoli non solo dal vento e dal mare, ma anche dal fuoco sotterraneo del suo passato vulcanico. Monte Lisiri è oggi una meta ideale per geologi, appassionati di natura e curiosi alla scoperta delle meraviglie geologiche dell’isola.