Ogliastra Informa. Volontariato e allegria da sei anni a sostegno dei disabili
Dal 2007 opera nel territorio ogliastrino l’associazione di volontariato Ogliastra Informa, con l’obiettivo di promuovere attività sportive, ludiche, didattiche e aggregative per persone con disabilità. E’ stata fondata da Rita Concu, e vede la collaborazione degli studenti dell’Istituto Leonardo Da

I ragazzi di Ogliastra Informa
Dal 2007 opera nel territorio ogliastrino l’associazione di volontariato Ogliastra Informa, con l’obiettivo di promuovere attività sportive, ludiche, didattiche e aggregative per persone con disabilità. E’ stata fondata da Rita Concu, e vede la collaborazione degli studenti dell’Istituto Leonardo Da Vinci.
Lo sport è l’attività principale dei ragazzi di Ogliastra Informa. Diverse le attività promosse e tuttora in corso: “Tutti in movimento” consente ai ragazzi di svolgere allenamenti settimanali che spaziano dalla ginnastica, alle arti marziali fino al calcio. “Un tuffo speciale” offre agli atleti corsi di nuoto. “Ajò: a Joyfull Opportunity!” permette di potenziare nel territorio le opportunità di pratica sportiva per atleti con disabilità intellettivo-relazionale, attraverso la promozione di corsi rivolti alla pratica di quattro discipline sportive: ginnastica, badminton, atletica leggera e bocce.
Molto importante il “laboratorio di autonomia domestica” in cui i ragazzi acquisiscono competenze grazie ad esperienze pratiche. Esempio ne è il laboratorio di cucina in cui viene a concretizzarsi un forte senso di responsabilità, condivisione e rispetto delle regole. Il “laboratorio di didattica speciale” ha permesso invece agli atleti di scoprire in sé e negli altri capacità che talvolta restavano nell’ombra.
Oggi Ogliastra Informa offre anche un servizio di trasporto grazie ad un mezzo acquistato con il contributo della “Porto Cervo Racing” e del Ministero per le Pari Opportunità.
“Abbiamo pensato di offrire un servizio che inizialmente era solo quello dell’attività motoria dato che, come esperienza personale abbiamo visto l’importanza e i risultati che questa ha avuto su nostro figlio Luca”, afferma Rita Concu, la fondatrice.
E aggiunge: “Sin dall’inizio ho pensato che il coinvolgimento dei giovani fosse fondamentale e per questo ho iniziato la collaborazione con il liceo Leonardo Da Vinci, che mi ha dato l’opportunità di incontrare gli studenti per proporre le attività di volontariato e parlare di disabilità in un’ottica che non è solo quella del dolore e della sofferenza, ma di condizione di vita da affrontare con dignità e nella maniera più normale. Mi piace molto lavorare con gli studenti, cercare di spiegare che la sofferenza non è da temere perché è sempre l’anticamera di una crescita interiore. Credo tantissimo nel coinvolgimento dei giovani perché loro sono l’unico strumento che abbiamo per entrare nel futuro dei nostri figli: tra loro ci sarà il prossimo vicino di casa o il medico a cui si rivolgerà o semplicemente la persona che incrocerà per strada e avrà (spero) un atteggiamento di accoglienza nei suoi/loro confronti”.
Rita Concu si affida anche anche alla potenza dei social network per parlare dei propri progetti: “Attraverso Facebook ogni giorno racconto la vita dei nostri ragazzi e spiego come fare volontariato sia più semplice di quanto si creda. Se tutti ci chiedessimo “cosa posso fare”, anche piccole cose all’interno delle proprie famiglie o conoscenze si innescherebbe una risorsa illimitata. Sicuramente quello che cerco di portare avanti è il sogno del mondo che vorrei per mio figlio, il mondo che vorrei per tutte le persone come lui. Mi piace vedere che i nostri ragazzi vengono riconosciuti per strada e salutati come delle star, questo aiuta loro a non avere paura del mondo esterno, si sentono più sicuri. Mi piace vedere che i nostri operatori sono degli amici per loro, niente camici ma divise uguali, condivisione di tutto, momenti difficili e non , tanta voglia di divertirsi insieme e ridere dei momenti di difficoltà, fare di un problema una risorsa, non ultimo rendere i nostri ragazzi il più possibile autonomi, sicuri e protagonisti della loro vita”.

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