Lido delle Rose, Lotzorai

Si chiamava Martina Carta, è l’ennesima vittima del nostro mare. La bambina, 7 anni, viveva ad Onanì, un paesino in provincia di Nuoro, ed era in vacanza nel centro ogliastrino con la famiglia quando improvvisamente, nella tarda mattinata di oggi, si è consumata la tragedia.

La bambina stava giocando in riva, sulla spiaggia del Lido delle Rose a Lotzorai. Pochi attimi di disattenzione e la piccola si è allontanata. I genitori hanno subito dato l’allarme e avviato le ricerche. Il corpo della piccola è stato ritrovato intorno alle 13 in mare da un marinaio della Guardia costiera libero dal servizio che si trovava in spiaggia. Il corpicino esanime è stato riportato in riva ma ogni tentativo di salvarle la vita si è rivelato inutile.

La bambina è stata soccorsa dal personale medico del 118 di Lotzorai che ha tentato di rianimarla. A Lotzorai è arrivato anche l’elicottero dei vigili del fuoco. Poco dopo sono arrivati sul posto anche i vigili urbani, le forze dell’ordine e il sindaco del centro ogliastrino Antonello Rubiu.

La famiglia Carta, madre, padre e fratello adolescente, si trovava in visita da alcuni amici a Lotzorai per trascorrere una giornata di vacanza. Dopo i primi accertamenti del caso il corpo della piccola Martina è stato portato nella sala mortuaria del paese in attesa delle disposizioni della magistratura.

Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri di Iglesias con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La scorsa notte al 112 è arrivata una segnalazione per una violenta lite domestica.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 40enne avrebbe aggredito la moglie e sottoposto i due figli minorenni a punizioni corporali, tra cui frustate e costrizioni fisiche. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo stava ancora inveendo contro la donna, che poco prima era riuscita a fuggire in strada cercando aiuto.

Anche davanti ai militari, l’uomo ha continuato a insultare e minacciare di morte la moglie. Le indagini successive hanno confermato che anche i figli erano stati vittime di maltrattamenti.

Il 40enne è stato quindi bloccato e trasferito al carcere di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria.