Politico del mese. Il Presidente della Provincia Ogliastra Bruno Pilia
Il futuro della Provincia Ogliastra appeso a un filo. Pilia pronto a rimettersi in gioco. Sulla Provincia incombe la spada di Damocle della soppressione. Cosa succederà? La Regione dovrà decidere quale dovrà essere il livello ottimale di governo.
Il futuro della Provincia Ogliastra appeso a un filo. Pilia pronto a rimettersi in gioco.
Sulla Provincia incombe la spada di Damocle della soppressione. Cosa succederà?
La Regione dovrà decidere quale dovrà essere il livello ottimale di governo. Se le unioni dei comuni o le province definite diversamente, questo è tutto da vedere. Sicuramente ci sarà un deficit di rappresentatività dell’Ogliastra. Non avremo più competenze dirette riguardo le strade, l’edilizia scolastica e l’ambiente. L’Ogliastra non avrà più chi tutelerà il porto e l’aeroporto.
Che fine faranno i dipendenti assunti dalla Provincia?
Quando sono arrivato ho trovato 100 dipendenti e oggi sono 85. Che fine faranno? Molto dipenderà dalla Regione e dalle nuove disposizioni sul personale. Non ci saranno reali risparmi per la Regione e per lo Stato, perché molti dipendenti transiteranno in altri enti.
Referendum sull’abolizione delle province: perché la gente non ha capito quale sia l’importanza dell’ente intermedio?
Eravamo sul banco degli imputati e non potevamo fare nessuna campagna di sensibilizzazione. Al contrario, c’è stata una campagna della Regione, prima di tutto da parte del presidente Cappellacci, che è uscito dal suo ruolo super partes per intraprendere una lotta anticasta fasulla che ha fuorviato l’opinione pubblica.
Ha fatto riferimento alle Unioni dei Comuni. Potrebbero avere un ruolo in un eventuale nuovo assetto territoriale?
Le Unioni dei Comuni hanno già un ruolo importante, tuttavia oggi sono solo delle unioni di servizi che non hanno valenza politica. Credo che qualunque forma che salvaguardi la rappresentatività dell’Ogliastra vada bene. L’importante è che sia rispettata l’identità storica, culturale e antropologica del territorio.
Aeroporto. C’è chi auspica una partnership pubblico-privata che coinvolga in primo luogo gli operatori turistici ogliastrini. E’ fattibile?
Questo è il passaggio fondamentale. Deve essere gestito in modo efficiente, non possiamo permetterci dei carrozzoni che portino a deficit insostenibili. La cordata pubblico- privata, costituita da enti locali e investitori privati, credo possa rappresentare la soluzione.
Poche settimane fa la Commissione europea ha escluso il porto di Arbatax dal progetto Autostrade del Mare. Si può rimediare?
Io penso che si possa ancora fare qualcosa, tant’è vero che abbiamo convocato un consiglio provinciale allargato. Abbiamo invitato tutte le categorie d’imprenditori, i sindacati, i comuni, gli europarlamentari Francesca Barracciu e Giommaria Uggias e i consiglieri regionali ogliastrini. Il progetto prevede lo stanziamento di ingenti risorse economiche e si rischia di non avere un centesimo.
Cosa farà alla fine del suo mandato?
Se si dovessero creare le condizioni, io sono a disposizione. Questa terra ha bisogno di essere guidata da una classe dirigente seria e competente e speriamo di poter dare una mano in questo senso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA