Due registi ogliastrini al fianco di Giancarlo Giannini
Il 12 e il 13 giugno si è tenuto ad Alghero un seminario di recitazione cinematografica a cura di uno dei mostri sacri del panorama culturale italiano, Giancarlo Giannini. Attore pluripremiato di teatro e cinema, Giannini ha accolto l’invito

Giannini a lavoro con Aragoni e Ghironi
Il 12 e il 13 giugno si è tenuto ad Alghero un seminario di recitazione cinematografica a cura di uno dei mostri sacri del panorama culturale italiano, Giancarlo Giannini. Attore pluripremiato di teatro e cinema, Giannini ha accolto l’invito dello SPAZIO-T e di Movie Machine e messo a disposizione di una selezionatissima cerchia di ragazzi le proprie competenze. Al suo fianco due giovani ogliastrini, Mauro Aragoni ed Antonio Ghironi, che si sono occupati delle riprese. Giannini ha difatti scelto di filmare le scene recitate dai partecipanti per poi proiettarle e discuterle con loro, alla ricerca della giusta espressività e modulazione della voce.
Entusiasti dell’esperienza dietro la macchina da presa i due movie makers tortoliesi. Mauro Aragoni ci racconta: “Ci siamo trovati a lavorare con un attore e regista del calibro di Giannini grazie ad una serie di fortunate coincidenze: tempo fa contattai Maurizio Pulina, un attore di grande talento, per interpretare il protagonista del mio mediometraggio horror “Una stranissima giornata”. Maurizio in quel momento si trovava a Roma con Giancarlo Giannini. Mi disse che era riuscito a convincerlo ad occuparsi di un seminario in Sardegna e la disponibilità ad occuparmi, in quella sede, delle riprese. Ovviamente ho risposto immediatamente di sì, dicendo che per me sarebbe stato un onore. Tornato da Londra, dove ho girato un thriller psicologico che sarà presto in rete, ho contattato il mio amico regista Antonio Ghironi, per chiedergli una mano. Siamo partiti insieme e condiviso un’esperienza incredibile e costruttiva, anche perchè nonostante i cinquant’anni di cinema internazionale alle spalle, Giannini si è rivelato una persona molto semplice e simpatica. E’ stato incredibile sentirsi alle spalle la voce di Jack Nicholson e Al Pacino per tutto il tempo!”.
In quel di Alghero, i due tortoliesi, al fianco di Giannini, hanno ricostruito un vero e proprio set cinematografico e lavorato sodo. Aggiunge Antonio Ghironi: “Per chi ama e lavora nel cinema incontrare un attore del calibro di Giannini è il massimo. Averlo incontrato, aver lavorato con lui, condividendo idee e “angolazioni” è stata una delle esperienze più emozionanti e formanti della mia vita. Certi incontri spostano inevitabilmente l’asticella verso l’alto ed inizi a guardare il tuo lavoro da un piano differente: il mondo del cinema diventa meno astratto, meno distante e inarrivabile e si delineano scenari che prima non avresti mai pensato di osservare. Ora mi aspetto molto di più da me stesso e credo che tante cose siano possibili, che si possa davvero dare una svolta al mondo del cinema isolano. Prendo certamente in consegna un insegnamento colto nel Masterclass: non accettare le cose così come si presentano, ma provare a costruire nuovi scenari. A volte ci fermiamo perché ci mancano gli strumenti, invece è proprio quando ciò accade che bisogna crederci di più, fare delle idee il primo strumento e andare avanti”.
Per entrambi i giovani registi, quindi, questa piccola parentesi algherese si è rivelata preziosa, un tassello importante in un curriculum che siamo certi diverrà nel tempo sempre più nutrito. Guardando al futuro, i ragazzi sostengono: “se saremo fortunati il sodalizio con lo Spazio T di Alghero durerà e avremo ancora modo di lavorare per grandi professionisti del cinema. Ovviamente non ci limiteremo a questo: continueremo a lavorare per migliorare le nostre tecniche e per far conoscere a tutti il nostro modo di fare cinema e di raccontare storie”.
Foto di Emilio Canu

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