Piccole certezze costellano il firmamento della movida estiva Made in Sardinia. Una di queste è senza dubbio l’apertura della disco Club Luna Glam, punto di riferimento indiscusso del divertimento notturno sardo. Il locale, situato a San Teodoro, poggia la propria filosofia lavorativa su due pilastri: il divertimento e la raffinatezza. Turisti e amanti della vita notturna possono infatti trovare alla Luna non solo buona musica e divertimento ma anche un ambiente selezionato e raffinato, curato nei minimi dettagli. Un connubio perfetto tra classico e moderno, tra innovazione e tradizione. Una tappa alla Luna Glam è un cult delle notti sarde. La clientela macina chilometri e chilometri da ogni parte della Sardegna per raggiungerlo: il clima è avvolgente, la clientela selezionata, l’arredamento ( realizzato da Afa Arredamenti) estremamente ricercato. La Luna è un locale che si rinnova di anno in anno, sempre al passo con i tempi e attento alle esigenze della clientela. Allo stesso tempo però l’atmosfera si è conservata familiare, complice la professionalità e il garbo dei gestori formati dal team Altraluna . Una buona occasione per trascorrere una notte magica, visitare San Teodoro e godersi un mare che solo la Sardegna offre allo sguardo.

Nino Pittorra, proprietario del locale e imperatore del divertimento notturno, ci racconta: “Dopo circa sette anni dall’apertura dell’Ambra, decisi di creare la Luna: era divenuto necessario creare uno spazio di livello per una clientela adulta, desiderosa di un ambiente più soft e raffinato. Sono molto orgoglioso di questi due locali, l’Ambra vanta il primato SIAE di vendita di biglietti in tutta la Sardegna. È un vero e proprio punto di riferimento nell’isola, tutti lo conoscono, è una sorta di istituzione sui generis. Ho imparato la politica commerciale da giovanissimo, questo è stato il segreto del mio successo. Ricordo i bei tempi in cui andavo ad acquistare i prodotti per la discoteca con cinquemila lire in tasca e quelli in cui riuscivo a comprare le forniture con aste al ribasso. L’Ambra Day inizialmente era stato pensato come un drive in, poi si è evoluto, si sono moltiplicati i contenuti. Il risultato è quello che si può ammirare e vivere oggi. San Teodoro è il fulcro della movida dell’isola, una sorta di Ibiza sarda. Sono orgoglioso ed entusiasta di questo. E il mio entusiasmo non è mai cambiato nel tempo. Si alimenta della passione che nutro per il mio lavoro. Credo anche di averlo trasmesso ai miei figli, che oggi portano avanti il mio operato”.

Aggiunge Miguel Trasko, direttore artistico e dj resident: “Abbiamo pianificato a lungo questa stagione. Non temiamo la crisi, la qualità ci farà da paracadute. E cercheremo di proporre una stagione anticrisi, per agevolare i clienti su tutti i fronti, in collaborazione con tour operator ed esperti di comunicazione. Abbiamo lavorato tutto l’anno per migliorare ulteriormente il prodotto, la nostra offerta, creando anche dei pacchetti mirati dedicati ad esempio al weekend. Abbiamo in programma grandi ospiti come Barbara Tucker, Jamie Lewis, Kenny Carpenter. Per i Sunday Up avremo invece Benny Benassi, Skin, Norman Doray e Nicola Fasano. Mentre il sabato sarà contraddistinto da ospiti made in Italy come Alex Kenji, Luca Cassani, Stefano Pain”.

Ci confida Paolo Mele, responsabile delle pubbliche relazioni: “Puntiamo sulla selezione della clientela. Il sito web e facebook in quest’ultimo periodo stanno agevolando molto la creazione di contatti importanti. Le nostre armi segrete sono la genuinità, la simpatia e le collaborazioni con le realtà commerciali della zona e con la concorrenza. Vendiamo divertimento e facciamo di tutto, a livello pubblicitario, per far partecipare le persone agli eventi che organizziamo. Ad esempio, pubblicizzando le serate in spiaggia. Anche in questi tempi di crisi continuiamo a fare della qualità un baluardo… ripaga sempre”

Foto di Paolo Pigliacampo

Garibaldi in Caprera: su coro sardu de s’Eroe de sos Duos Mundos.

Zuseppe Garibaldi, connoschidu comente s’Eroe de so Duos Mundos, est bistadu un’omine chi at rugadu paeses e terras firmas in d’una sumana in sa cale biazare fuit un’impresa tosta, fatta de naves a bela, caminos longos e iscroccas a s’ispissu inimigas.

At cumbattadu battallas sumanales in Sud America e in Europa, at ghiadu revolussiones, e su nomene suo at intronadu in tottu su mundu comente cona de libertade e corazu. Eppuru, pustis de una vida  bivida semper in assione, at seperadu de si ritirare in d’unu logu attesu e mudu, s’isula de Caprera, in Sardigna.

Unu seperu chi diat podere apparrere aggiocante, po un’omine abesadu a sos cramores de s’istoria. E imbetzes, cussa terra abria e agreste fuit po Garibaldi unu furriadorzu de s’anima, un’angulu de su Mediterraneu inube podere bivere in armudiu cun sa nadura, tribagliare sa terra e accattare sa paghe. Ma pro itte propriu in Caprera? Itte aiat corpadu in manera gai funguda un’omine comente a issu e l’ispinghere a bi ponnere raighinas?

Pustis de sas suas abbenturas americanas e unu pagu de tempus passadu in Nizza, tzittade in sa cale fit naschidu, Garibaldi si fuit imbarcadu supra unu bastimentu pitticcu giammadu “Iscumbattadore”, navigande in su Mediterraneu. E d’est bistadu propriu in su mentres de unu de custos biazos chi, po more de sas currentes e de sos bentos, fuit arribadu po casu in sas Buccas de Bonifacio. Inoghe aiat acciappidu amparu in su ballumene de isulas de sa Madalena, e d’est bistadu in cuss’occasione chi aiat bidu po sa prima borta Caprera. Un’addobiu fortzis abbennidu po casu, ma chi si fuit revertidu in amore a prima bista.

Fuit su 1856 cando, cun sos acchittos accuccurados e un’eredidade pitticca, aiat comporadu una parte de s’isula. Carchi amigu li aiat indittadu logos pius de grandesa, comente Cabu Testa o su Gulfu de Arzachena, ma Garibaldi no aiat tentu dudas: cheriat Caprera. Fuit incumintzadu gai su fraigu de sa domo coloniale sua, oe revertida in su Museu Naztionale Zuseppe Garibaldi, e aiat apporridu una vida fatta de laurantza, pesadura, iscrittura e reflessione.

Attività realizzata col contributo della Regione Sardegna — IMPRENTAS 2024-2025. LR 22/2018, art. 22