Siamo abituati a pensare alle meravigliose Rocce Rosse arbataxine in due versioni: quella estiva e quella invernale. L’estiva le vede diventare splendida cornice di numerosi e bellissimi concerti. Quella invernale le fa assurgere ( ahimè) a meta privilegiata per gli automobilisti vagabondi della domenica pomeriggio.

Finalmente è però giunto il momento di restituire alle Rocce Rocce l’attenzione e l’ importanza che meritano, di fare spazio nella mente ad un’immagine nuova ed accattivante di questo luogo. Magari legandola a concetti frizzanti come lo sport, il divertimento, i numeri da capogiro. Tutto questo è già realtà. Tra suon di fanfare, possiamo infatti annunciarvi che dal 26 giugno al 01 luglio 2012 la città di Tortolì ospiterà appunto nel piazzale delle nostre Rocce Rosse la World Cup Olympic Qualification di Beach Volley.

I migliori atleti di beach volley, provenienti da ventiquattro nazioni, si sfideranno fino all’ultima schiacciata proprio qui da noi, nei campi che verranno allestiti per l’occasione ( due per il riscaldamento e quattro per le partite). A seguire questo incredibile evento saranno più di cento televisioni provenienti da tutto il pianeta, tra cui Rai Sport che trasmetterà in diretta le partite più importanti e decisive per la competizione. Le squadre più toste e agguerrite ( maschili e femminili) voleranno direttamente alle Olimpiadi di Londra del 2012.

Si prospetta insomma un evento mai visto in Sardegna, che farà gravitare nella nostra cittadina decine di migliaia di persone. Una bella notizia per l’economia e il turismo tortoliese, che da tempo attendevano  un’occasione come questa per riprendersi da diversi anni di alti e bassi.

L’organizzazione della manifestazione sportiva vede la collaborazione tra la Regione Sardegna, la Provincia Ogliastra, il Comune di Tortolì e la FIPAV Sardegna presieduta da un entusiasta Vincenzo Ammendola, che si è impegnato e battuto fino all’ultimo per portare  i campioni di beach volley mondiali a Tortolì-Arbatax. A lui e al suo team vanno i nostri più sentiti complimenti

Enormi gradinate ci permetteranno di assistere da un posto davvero privilegiato a questo fantastico evento sportivo. E i cittadini locali saranno coinvolti anche in altri eventi. Tra i vari, dicono gli organizzatori “ci sarà il concorso per gli studenti per la realizzazione della Mascotte dell’evento, un Beach Volley Camp per 500 partecipanti (tra i 14 e 23 anni) e il primo corso di Maestro di Beach Volley”.

I dettagli relativi all’evento saranno presentati ufficialmente a metà febbraio alla Borsa Internazionale del Turismo alla presenza delle autorità e degli organizzatori.

Non resta che cercare di accaparrarsi uno dei 2500 posti disponibili nelle gradinate che verranno allestite dinnanzi ai campi e iniziare ad entrare nella mentalità dello sport cosmopolita.

Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.

La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.

I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.

Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.

La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.

Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.