Nel documento, inviato alle Regioni, Figliuolo però chiede che venga mantenuta particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60 e cittadini che presentano comorbidità. Intanto il Commissario per l’emergenza sanitaria ha scritto alle Regioni perché da lunedì
Via libera in Consiglio dei ministri al decreto legge Covid, che proroga il blocco degli spostamenti tra le Regioni, anche quelle gialle, dal 15 al 25 febbraio. “Dal 16 al 25 febbraio – recita la norma – sull’intero territorio nazionale
Marco Marsilio, governatore dell’Abruzzo decide da solo di uscire dalla zona rossa e firma l’ordinanza per il rientro della regione in zona arancione. Il provvedimento ha efficacia dal momento della sua pubblicazione, cioè già da domani. E il governatore tira
Campania e Toscana in zona rossa, Marche, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia in arancione. Dal 15 novembre cinque regioni cambiano fascia di rischio: due entrano in zona rossa (Campania e Toscana), tre in zona arancione (Marche, Emilia e Friuli).
Sembra che sia proprio il nodo spostamento tra regioni a rallentare l’iter per la firma del nuovo Dpcm da parte del Premier Conte. La videoconferenza tra il ministro Boccia, a casa perché positivo al Covid, e i governatori delle Regioni
Nuovo stop a palestre, piscine e sale giochi, chiusura anticipata delle attività di ristorazione e divieto di spostamento fra le regioni. Sono queste le misure che il Governo starebbe vagliando per fronteggiare la diffusione del virus a livello nazionale. Il
«Le limitazioni di spostamento tra le Regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento. Dobbiamo difendere il lavoro e la salute a tutti i costi». Queste le affermazioni del Ministri per gli affari regionali Boccia
Venerdì prossimo, 29 maggio, il ministro della Salute Roberto Speranza, prevede un dietro front sull’ipotesi della libera circolazione tra Regioni a partire dal 3 giugno. Come riportato da Repubblica, nei prossimi giorni si metteranno a punto i dettagli in base a una regola:
Il 95% delle ordinanze regionali è compatibile con il Dpcm mentre il restante 5% necessità di modiche che verranno fatte entro domenica in base ad un confronto costante con il governo e ai chiarimenti previsti nelle Faq di Palazzo Chigi.
“Anche il Tar del Lazio ha confermato che lo Stato non potrà rivalersi su Regioni e Comuni dopo la condanna milionaria della Corte europea all’Italia, per le discariche abusive non in regola con la direttiva europea. Questo ci conforta nel