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Lo sapevate? A Città del Messico c’è un bellissimo quartiere dedicato a Roma

Lo sapevate? A Città del Messico c’è un bellissimo quartiere dedicato a Roma.

Il suo nome precisamente è Colonia Roma (anche se i messicani la chiamano più semplicemente “La Roma”) ed è un grande quartiere della capitale del Messico, fondato nei primi anni del ‘900. Al suo interno andarono a vivere famiglie benestanti, costruendo anche palazzi sfarzosi. Dopo un periodo di declino oggi Colonia Roma sta risorgendo, grazie anche alla celebrità mondiale che gli ha dato il film del regista messicano Alfonso Cuarón, che racconta la vita di questo quartiere negli anni ’70.

Si tratta di uno dei quartieri più affascinanti di Città del Messico, ricco di palazzi e ville della borghesia messicana.

Gli edifici sono quelli in stile Belle Époque, neoclassico, liberty e Art déco, anche se di quell’immenso patrimonio che esisteva un tempo, quasi trecento tra case e palazzi crollarono nel terremoto del 1985.

La zona, come riporta Il Turista, è abitata e frequentata soprattutto da giovani bohemién, hipsters e artisti di vario genere, che riempiono le vivaci strade della colonia alla sera e nei fine settimana, quando i tanti locali si riempiono e restano aperti fino a notte fonda.
Tra i personaggi che l’hanno abitata c’è anche il regista Alfonso Cuarón, premiato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2018 per il suo film intitolato proprio “Roma”, ambientato nel quartiere della sua infanzia.

Per scoprire il quartiere, il Turista consiglia di percorrerlo a piedi, anche senza una meta precisa, lasciandosi guidare dalle sensazioni. I suoi viali alberati, i ristoranti e i caffè, le gallerie d’arte e le splendide abitazioni che lo contraddistinguono sanno alimentare da soli la voglia di conoscerlo.

I luoghi simbolo di Rom sono Plaza Río de Janeiro, un grande giardino al centro del quale svetta una copia del David di Donatello, mentre la calle Orizaba è una delle strade più animate. Plaza Luis Cabrera con la sua fontana, l’Avenida Álvaro Obregón, un grande viale pensato secondo il modello parigino tanto in voga all’inizio del Novecento. Qui si susseguono una dopo l’altra librerie, negozi di vinili, negozi di vestiti e oggetti di seconda mano e, nel weekend, è anche sede di un mercatino dell’antiquariato, mentre un mercato alimentare molto fornito è il Mercado de Medellín, che oltre ai prodotti messicani classici, offre anche ingredienti e alimenti tipici della cucina sudamericana.

La Iglesia de la Sagrada Familia, costruita nel 1910 all’incrocio tra calle Orizaba e calle Puebla, la Casa Lamm (all’angolo tra Álvaro Obregón e Orizaba), oggi trasformata in un centro culturale, la Iglesia de Nuestra Señora del Rosario, con la sua facciata che è la replica della più celebre cattedrale di Notre Dame, la Fuente de Cibeles, copia esatta dell’omonima fontana di Madrid, l’edificio Río de Janeiro, affacciato sulla piazza da cui prende il nome, noto come Casa de Las Brujas (Casa delle Streghe).

A metà del Novecento il quartiere ospitò molti autori beat: Kerouac, Ginsberg, Cassady e Burroughs, tra gli altri, vissero a modo loro nella Roma. In questo senso, calle Orizaba, Plaza Luis Cabrera, calle Monterrey e calle Alvarado sono le mete imprescindibili di un tour nei luoghi della Beat Generation a Città del Messico.


Siamo in una delle zone più ricche di bar e ristoranti di tutta la città: la Roma è viva ad ogni ora del giorno, ma è soprattutto alla sera che si trasforma in uno dei punti di aggregazione più frequentati della capitale.
Ci sono locali per tutti i gusti: rockers, hipsters, cocktail bar, ristoranti etnici, cantine, caffè letterari e molto altro.

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