Lo sapevate? Una delle tradizioni romane più note è l’abbondante colazione mattutina di Pasqua.
Uno di questi riti (in questo caso molto più materiale) legati alla Pasqua nella Città Eterna è la colazione romana di Pasqua, un appuntamento imperdibile per i romani che si ritrovano in famiglia e portano sulla tavola tantissime pietanze, sia dolci che salate. Una tradizione che richiede stomaci forti e allenati. Scoprite da dove deriva questa particolare usanza, perché si mangia tutta questa roba e quali sono i piatti tipici della rinomata colazione mattutina pasquale romana.
Da quali pietanze è composta la colazione romana di Pasqua? Salumi, in modo particolare la corallina, la pizza di Pasqua, torte salate, uova, carciofi alla giudea, la tradizionale coratella con i carciofi, cioccolata e tante altre pietanze per un vero e proprio pasto ricco, festoso e abbondante.
Il carciofo, di chiara origine giudaica, è uno dei simboli della tavola pasquale romana, e viene cotto sia come contorno alla giudia appunto oppure anche insieme alla coratella.
L’origine di questa spettacolare tradizione è da trovare nel lungo digiuno quaresimale che i fedeli compiono e che si intensifica prima della notte di Pasqua; celebrata la festa della resurrezione di Gesù Cristo anche a tavola ritorna la grande abbondanza.
Colazione di pasqua a Roma (Foto Roma Artigiana).
La colazione viene preparata con grande cura e consumata in famiglia, spesso in versione allargata (non in questo periodo di pandemia da Coronavirus, ovviamente), la mattina di Pasqua. Non si tratta di un veloce spuntino ma di un vero e proprio pasto su una tavola apparecchiata e decorata a tema.
Dopo il digiuno quaresimale è lecito mangiare di tutto: la classica pizza di Pasqua (o pizza sbattuta) viene servita sia nella versione classica dolce, e allora assomiglia ad una torta margherita, sia nella versione al formaggio.
Quest’ultima, una originale combinazione di dolce e salato, è utilizzata per accompagnare fette di salame tipo corallina, un salame a grana grossa assolutamente immancabile sulle tavole pasquali a Roma. Non mancano le uova sode, talvolta decorate a mano, oppure la frittata con i carciofi o con gli asparagi selvatici.
Molti preparano anche diversi tipi di torte salate spesso ripiene alle verdure, puntarelle alla romana, o la tipica torta pasqualina. I veri tradizionalisti non fanno mai mancare la tipica coratella con i carciofi (interiora di abbacchio cucinate in padella). Talvolta viene preparato il brodo, spessissimo l’agnello (o abbacchio, a Roma), che di solito viene cucinato al forno con le patate oppure sulla brace, ed in questo caso viene chiamato abbacchio alla scottadito perché va mangiato bollente ma ci si scotta le dita. Oppure fritte: le costole dell’agnello vengono separate una ad una, impanate e poi fritte.
E poi anche gli elementi della colazione del mattino: caffè, latte, dolci pasquali di vario genere come le colombe e naturalmente le uova di cioccolato.