Oggi parliamo della Donnola Sarda (Mustela Nivalis Boccamela): sarebbe stata introdotta in tempi antichi dall’uomo e si distingue per le dimensioni maggiori rispetto alla specie che vive nel resto d’Europa. Animale dotato di un aspetto elegante, ha un corpo slanciato
Alcuni studiosi hanno affermato che i Nuragici conoscevano la scrittura prima che i Fenici giungessero nella nostra Isola. A sostenerlo G. Sanna e G.Atzori nel loro “Sardegna mediterranea”, dove riportano l’esistenza di documenti che lo provano e che risalgono ad
«L’uomo senza l’ape non può vivere.» Pierpaolo Loi, apicoltore villagrandese, così descrive il rapporto che intercorre tra noi esseri umani e questo insetto così maestoso ed elegante, che mai attacca se non per difesa e che tanti – erroneamente –
Luoghi abbandonati e poco conosciuti a Desulo, nel Rione Ovolaccio. Radici storiche del paese di un tempo lontano, in una parete di un bar di 150 anni fa. Una scritta ben augurante che racchiude in poche parole quello spirito di
Con una popolazione di oltre 3 milioni di capi la pecora è il mammifero più diffuso in Sardegna. Si tratta di un animale il cui legame con l’Isola è indiscutibile da millenni. La tradizione agropastorale sarda e le produzioni gastronomiche
“Milia vatu’ sa trota pro sa die ‘e s’isposonzu carculanne su bisonzu ca non b’ana cosa cotta su maritu ‘e Liotta su connatu ‘e Mugrone”. Inizia così “Su cojuviu novu de Cadone”, la poesia scritta da Giovanni Antonio “Tottoi” Farre
L’amore, quello vero, trionfa sempre – per buona pace dei cinici d’ogni lembo di terra. Riesce a superare gli ostacoli, a scalare le montagne e non importa quando appaia difficile, si palesa e brilla e non può fare a meno
A partire dal Secondo Dopoguerra la Sardegna è stata terra di turismo internazionale di grande prestigio, soprattutto con la nascita della Costa Smeralda. I personaggi più in vista del mondo facevano tappa nell’Isola e rimanevano stregati dalla bellezza dei paesaggi,
In Sardegna, terra di antichissima produzione cerealicola, esiste ancora oggi un’opera ingegneristica di straordinario valore storico, un mulino ad acqua ancora oggi funzionante. Si tratta di “Su Mulinu Vetzu”, simbolo di Olzai, una magnifica struttura in granito, costruita nell’Ottocento, che
“E a dir di Sardigna le lingue lor non si sentono stanche”. Così Dante apostrofava i sardi nel XXII canto dell’Inferno della Divina Commedia, quasi stesse descrivendo l’innata abitudine degli abitanti dell’Isola di parlare della loro terra natia ovunque si trovino. Pur