1834 metri sul livello del mare: a Punta La Marmora, cima più alta della Sardegna, sul Gennargentu, è montagna vera. L’escursionista Matteo Piras – che ringraziamo per questo video – ci porta in un piccolo tour sul tetto della Sardegna.
Unire sotto l’insegna della cooperazione due comunità, quella sarda e quella ebraica: ecco l’obiettivo, perfettamente riuscito, di Giulia Mura dell’azienda Pelau – a gestione familiare. Sì, perché un olio tra quelli prodotti ha ottenuto la certificazione Kosher, che lo rende
Oltre 1500 ettari nel comune di Tertenia abitato da lecci, corbezzolo, erica, fillirea, cisto e bellissimi lentischi. Uno di questi ultimi nel corso dei decenni è riuscito a crescere facendosi strada in una roccia. Un magnifico esempio di vera resilienza. Ringraziamo per la
“Pietra che rotola non mette mai muschio”, recita un vecchio detto del Nuorese. “Pedra roddulana non ponet mai lana”, un proverbio molto antico che attraverso una metafora, quella della pietra che rotolando non viene attaccata dal muschio, si riferisce a chi
Dante Alighieri, nonostante non sia mai stato in Sardegna nella sua vita, cita nelle sue opere ( sia nella Divina Commedia che nel De Vulgari Eloquentia) molto spesso la Sardegna e il popolo sardo. E quasi mai lo fa in
Una breve ma importante intervista all’ex latitante di Orgosolo, Pietro Sini, registrata nel 1963 e a cura di Giuseppe Dessì. Un documentario di valore inestimabile. Sini racconta la sua versione al giornalista sardo.
Il castello Malaspina, conosciuto anche come il castello di Serravalle, situato nell’omonimo colle, è un’ imponente costruzione che domina Bosa, noto centro abitato sardo. Edificato dai marchesi Malaspina, proveniente dalla Lunigiana, secondo lo storico Giovanni Francesco Fara la data di costruzione
La coga, creatura leggendaria sarda, è presente in molti racconti, in libri, in storie tramandate di padre in figlio – talvolta con elementi diversi, caratteristici per ogni zona –. Aspetto diabolico, spiccata bruttezza, peluria diffusa in tutto il corpo, unghie molto
Tzia Damiana Sette – all’anagrafe Maria Monserrata Damiana Sette – di Villagrande, nella prima metà degli anni ’80 del secolo scorso, salì agli onori della cronaca nazionale per essere la donna più longeva d’Italia. Dai dati in possesso all’epoca, risultava
Il Cynoterium sardous, chiamato anche cuon sardo, era una specie della fauna del Pleistocene medio e superiore della Sardegna e della Corsica. Avrebbe raggiunto il massiccio Sardo-Corso durante una fase di regressione delle acque marine, in contemporanea ad una fase