Successo di partecipazione e gradimento per la video inchiesta di Voltalacarta. Non si ferma l’impegno di Voltalacarta per l’educazione contro la violenza sulle donne.
Dopo la partecipatissima edizione di One Billion Rising al teatro San Francesco e in piazza Fra Locci, è ancora Tortolì protagonista delle iniziative dell’associazione presieduta da Loredana Rosa.
Dopo gli appuntamenti ai licei classico e artistico del Da Vinci di Lanusei, infatti, è toccato all’Istituto Tecnico Industriale della cittadina costiera ospitare la proiezione della video-inchiesta “Voci di un verbo plurale – Insieme di fa la differenza”, realizzata dall’associazione proprio nei due istituti superiori diretti, rispettivamente, da Tonino Piroddi e Franco Murreli.
L’aula magna dell’Iti ha ospitato l’evento condotto da Loredana Rosa che ha ricordato il livello di gravità che il fenomeno del femminicidio ha raggiunto nel mondo: «I dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità parlano di con una donna uccisa ogni tre giorni e dicono che una donna su tre è sicuramente vittima di violenza almeno una volta nel corso della sua vita. L’Oms ritiene quello della violenza sulle donne il più grave problema di salute pubblica nel mondo».
La presidente ha ricordato i dati molto preoccupanti che emergono dagli studi dell’Osservatorio nazionale sull’Adolescenza, secondo i quali sono in aumento tra i teenager i comportamenti possessivi, tendenti al controllo del partner -e quindi potenzialmente forieri di violenza psicologica e fisica- e ha sottolineato l’importanza di attivare percorsi educativi soprattutto tra i più giovani, senza trascurare la promozione di iniziative di sensibilizzazione -come la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, l’8 marzo o One Billion Rising- che tengano accesi i riflettori sul problema e di cui la stessa Voltalacarta si è fatta portavoce in Ogliastra.
La docente Francesca Maxia, promotrice dell’iniziativa per la scuola, ha parlato anche del codice rosa, il percorso preferenziale che nei pronto soccorso hanno le vittime di violenza e di cui si occupa come volontaria. «Sarà mio compito tutelare sulla privacy delle vittime e sulla tutela dei loro diritti».
Davanti a una platea gremita e attenta, composta soprattutto da studenti maschi, il giornalista Francesco Manca, socio di Voltalacarta, ha parlato di social media e in particolare del sito Noino.org e della pagina Facebook Il maschio Beta, due esempi virtuosi in cui gli uomini si fanno carico di portare la loro testimonianza contro la violenza sulle donne e le disparità di genere.
Significativo l’intervento della docente Francesca Mastio, originaria di Gavoi, che ha ricordato come proprio nel suo paese sia avvenuto uno dei femminicidi più aberranti tra quelli perpetrati in Sardegna: quello di Dina Dore. Mastio ha anche sottolineato l’importanza della sensibilizzazione degli adolescenti al problema e dell’attenzione che i docenti devono porre nell’individuare possibili segnali di disagio. «Quando ci accorgiamo che qualcosa non va dobbiamo subito accendere il campanello d’allarme, facendo sempre attenzione ai passi da fare a tutela delle vittime di abusi, perché azioni troppo avventate o poco delicate possono causare loro più danni che benefici».