Il “re dei tassi” della Sardegna: un albero maestoso con una circonferenza di quasi 8 metri
La pianta è dioica, con strutture maschili rappresentate da piccoli coni giallastri e strutture femminili sotto le foglioline, formate da piccoli coni verdastri.
Il tasso, noto anche come “albero della morte” per la tossicità di tutta la pianta ad eccezione dell’arillo, è pericoloso a causa della presenza della sostanza mortale chiamata tassina. Gli arilli, spesso scambiati per frutti, sono escrescenze carnose che ricoprono il seme tossico. Inizialmente verdi, diventano rossi a maturità. Nonostante la pericolosità del seme, la polpa è innocua e commestibile.
Un esemplare monumentale di tasso si trova a Badde Salighes, a 850 metri s.l.m., vicino a villa Piercy. Questo tasso millenario ha un tronco grosso e tondeggiante, con una circonferenza di 770 cm a petto d’uomo e circa 15 m di altezza. Il tronco è cavo e presenta densi ricacci lungo la sua lunghezza, conferendo all’albero un aspetto fiabesco.
Questo sempreverde può raggiungere i 15-18 metri di altezza, ma talvolta cresce in forma arbustiva. È una pianta a crescita lenta ma estremamente longeva, con esemplari millenari. La chioma è generalmente espansa a forma di piramide ad ampia base. Il tronco è breve e rastremato, con corteccia rossastra che si desquama con l’età.
Le foglie aghiformi sono appiattite, lunghe circa 1,5-3 cm e larghe 3-5 mm, di colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore. La pianta è dioica, con strutture maschili rappresentate da piccoli coni giallastri e strutture femminili sotto le foglioline, formate da piccoli coni verdastri. Il seme, ovoidale e privo di ala, è avvolto quasi completamente da un arillo carnoso rosso a maturità.
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