In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, molte piazze italiane si sono unite per commemorare le 107 vittime di femminicidio avvenute nel corso dell’anno. Il drammatico omicidio di Giulia Cecchettin ha sottolineato la necessità di affrontare urgentemente il fenomeno crescente dei femminicidi in Italia.

Il 27 novembre, il Consiglio Comunale di Dorgali ha dedicato parte della sua sessione a discutere e affrontare il tema della violenza contro le donne. È emerso un intento comune volto alla promozione di progetti mirati a sensibilizzare e contrastare ogni forma di violenza rivolta alle donne: fisica, psicologica, sessuale ed economica.

In risposta a questa importante discussione, il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità per organizzare una manifestazione, a cui hanno aderito anche le Parrocchie di Dorgali e Cala Gonone, che si terrà il 4 dicembre 2023, dalle 11:30 alle 13:00. Il punto di incontro sarà la Scuola Primaria di Via Lamarmora, per poi attraversare Via Vittorio Emanuele fino ad arrivare presso la sede del Comune di Dorgali.

L’occasione non sarà volutamente silenziosa, ma un’opportunità per alzare la voce in solidarietà alle 107 vittime di femminicidio. I partecipanti, inclusi bambini e ragazzi, saranno incoraggiati a condividere brevi riflessioni, leggere poesie o presentare testi significativi relativi al tema.

Si invitano calorosamente tutti i cittadini, le associazioni e tutte le forze politiche del territorio a partecipare attivamente a questo significativo evento. La partecipazione diffusa è essenziale per creare un fronte unito contro la violenza di genere e per dimostrare solidarietà nei confronti delle vittime di femminicidio.

Nel tempio nuragico di Sa Carcaredda, parte del complesso archeologico a poca distanza da Villanova Strisaili, furono rinvenute diverse offerte votive in bronzo.

Tra queste bottoni conici, pugnaletti e faretrine in miniatura, anelli e ferma-trecce, come anche bronzetti figurativi, come un arciere orante, e figure animali. Di quest’ultima tipologia è una figurina in bronzo, databile tra il X e il VII secolo a.C., raffigurante un cinghialetto accovacciato.

L’abile artigiano che l’ha creato ha voluto renderne minuziosamente il muso, e le setole con profonde incisioni a spina di pesce lungo i fianchi, e una cresta di setole dorsale. Il cinghialetto si trova al Museo Archeologico Nazionale Giorgio Asproni di Nuoro.