Rock on Heels è il primo Beer and Music Fest che si svolge a Ulàssai. Una Kermesse ideata, progettata e gestita dall’Associazione Turistica Proloco Ulàssai, con il Patrocinio del Comune di Ulàssai e la collaborazione dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna.

Si propone di diventare il principale Festival di musica dal vivo e di promozione delle birre artigianali nel Comune di Ulàssai e non solo, sfruttando gli ampi spazi del Campo di Barigau.

L’obiettivo di Rock on Heels è quello di portare arte in un paese che ne è pregno, proponendo spettacoli di artisti sardi con esperienza nazionale e internazionale, abbinando inoltre l’ampia offerta dei birrifici artigianali sardi, con un occhio di riguardo a quelli presenti sul territorio ogliastrino.

Un palinsesto composto da 7 band musicali, 1 dj set che accompagnerà tutte le serate del Fest e 6 birrifici artigianali provenienti dall’Ogliastra, dal Cagliaritano e dall’Oristanese. Diversi i food truck e numerosi gli artigiani che prenderanno parte alla tre giorni di Festival.

A completare il palinsesto del festival ritroviamo le diverse attività collaterali, tra le quali le escursioni sui Tacchi di Ulàssai, il tour in e-bike, la gita in quad e delle prove di arrampicata con degli esperti del settore.

Il Festival ha una forte impronta sostenibile, si svilupperà in ampi spazi naturali e vanta una natura eco-friendly. Il leitmotiv del festival è Music is fancy, Beer takes you dancing, in quanto vuole condividere la cultura della musica blues, rock e folk e le pratiche legate alla produzione di birra artigianale.

Per info: [email protected]

Per centinaia di migliaia di sardi è proprio la lingua autoctona ad essere considerata tale in luogo della lingua italiana.

Conoscete il primo testo in lingua volgare sarda di cui si abbia notizia?

Si tratta della Carta di Nicita, un documento che attesta la donazione da parte del Giudice Barisone I di Torres delle chiese di Santa Maria de Bubalis e Sant’Elia di Montesanto, due Chiese situate nel territorio di Siligo, all’Abbazia di Montecassino.

Il documento è considerato la prima attestazione scritta in cui compaiono elementi attribuibili a una lingua volgare sarda, un idioma di evoluzione popolare derivato direttamente dal latino e parlato dagli abitanti della Sardegna.