Il semaforo di Punta Falcone: un gioiello abbandonato con vista sulla Corsica
La storia del punto più settentrionale dell’isola, dalla regolamentazione del traffico navale alla dismissione della rete costiera nazionale, oggi totalmente abbandonato
La creazione del semaforo è stata una risposta alla tragedia del naufragio della fregata francese Sémillante nel 1855. Dopo quasi un secolo di attività, il semaforo è stato dismesso con l’introduzione di nuove tecnologie di comunicazione radionavale. Oggi la struttura è ridotta a uno scheletro.
Situato sulla collina di Punta Falcone, offriva una visuale spettacolare sullo stretto e sulla Corsica, come raccontano bene gli amici di www.sardegnaabbandonata.it
Il semaforo di Punta Falcone, costruito per dirigere il traffico navale sulle Bocche di Bonifacio, ha continuato a funzionare fino all’introduzione delle nuove tecnologie di comunicazione radionavale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’area circostante si affollò con l’installazione di batterie antiaeree e antinave.
Dopo quasi un secolo di servizio, il semaforo fu pensionato con la dismissione della rete costiera nazionale. Oggi, la struttura è ridotta a uno scheletro fatiscente, spogliata di mobilio e tracce umane, ma offre ancora una vista panoramica sulle Bocche di Bonifacio e sulla Corsica. La sala centrale e la vecchia asta semaforica sono murate, ma la terrazza sovrastante offre una vista mozzafiato sulla zona circostante.
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Le Grotte Su Marmuri di Ulassai sono definite le più imponenti d’Europa
Tra le numerose sale da visitare, la "grande sala" di 72 metri di lunghezza e 30 metri di larghezza è una delle più impressionanti, ma ci sono anche la "sala dell'organo", con concrezioni che sembrano canne di uno strumento musicale, la "sala del cactus", con due stalagmiti alte venti metri che assomigliano a piante di cactus, e molte altre.
Nel cuore dell’Ogliastra si cela un segreto nascosto sotto terra che affascina e stupisce da generazioni: le Grotte Su Marmuri di Ulassai. Queste grotte, considerate tra le più imponenti d’Europa, offrono un viaggio straordinario attraverso una serie di ambienti sotterranei mozzafiato, regalando agli esploratori un’esperienza indimenticabile.
La formazione delle Grotte Su Marmuri risale a circa 150 milioni di anni fa, un tempo in cui la forza erosiva dell’acqua scolpiva la roccia calcarea con pazienza e maestria. Questa meraviglia sotterranea è situata a 880 metri di altitudine, all’interno del taccu di Ulassai, un massiccio che sovrasta l’Ogliastra. Sin dalla sua scoperta, questa grotta è stata un punto di riferimento per coloro che desiderano esplorare le meraviglie naturali della Sardegna.
Per raggiungere l’ingresso delle Grotte Su Marmuri, gli esploratori devono percorrere una strada panoramica che serpeggia tra rilievi scoscesi e profonde gole. Una volta giunti all’ingresso, i visitatori si troveranno di fronte a una discesa che conduce all’interno delle grotte attraverso una scalinata. Questa scalinata è aperta al pubblico sin dalla metà del XX secolo.
Una volta superata la discesa iniziale, gli esploratori saranno accolti da un comodo camminamento pianeggiante che attraversa straordinarie formazioni calcaree ancora in fase di sviluppo. L’aspetto più impressionante delle Grotte Su Marmuri è la loro grandiosità: le pareti si ergono per altezze vertiginose, talvolta raggiungendo i 70 metri. Questo fa delle Grotte Su Marmuri le più imponenti d’Europa.
La visita delle Grotte Su Marmuri è un viaggio unico nel tempo e nella geologia. Il percorso di un’ora attraverso queste grotte conduce i visitatori attraverso una serie di spettacolari saloni e piccole pozze d’acqua alimentate dal costante gocciolio dalle formazioni sotterranee. Stalattiti, stalagmiti, colonne, pisoliti e splash, forme globulari create dallo stillicidio, si susseguono in un crescendo di bellezza.
Tra le numerose sale da visitare, la “grande sala” di 72 metri di lunghezza e 30 metri di larghezza è una delle più impressionanti, ma ci sono anche la “sala dell’organo”, con concrezioni che sembrano canne di uno strumento musicale, la “sala del cactus”, con due stalagmiti alte venti metri che assomigliano a piante di cactus, e molte altre. Ogni angolo delle Grotte Su Marmuri offre una visione stupefacente e un’emozione indimenticabile.
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