Il cadavere ritrovato ieri nella periferia di Sassari appartiene a un uomo di 80 anni assassinato nei giorni scorsi.

Lo hanno stabilito gli esperti della scientifica dopo il macabro ritrovamento nella zona di Piandanna, non lontano dall’Orto botanico.

Nicola Pasquarelli, questo il nome della vittima, è stato ucciso a colpi di bastone, poi il suo corpo è stato bruciato e abbandonato in un cespuglio.

Un 48enne sassarese, principale e unico indiziato dell’omicidio, è stato fermato dagli uomini della Squadra Mobile. Ci sarebbe la gelosia alla base del brutale omicidio.

Un giovane di 29 anni è stato arrestato dai Carabinieri del NOR-Aliquota Operativa della Compagnia di Siniscola mentre era intento a svaligiare un appartamento in pieno giorno.

L’arresto è avvenuto grazie all’intervento tempestivo di un Carabiniere che, libero dal servizio, è stato allertato dai vicini. Il militare in borghese, recatosi nei pressi dell’abitazione, è riuscito a vedere l’indagato e ad osservare cosa stava facendo.

Il 29enne, già introdotto nell’abitazione, accortosi dei proprietari di casa intenti a rincasare, aveva deciso di desistere tentando di dileguarsi a piedi. La sua fuga, tuttavia, è stata immediatamente interrotta dai Carabinieri che, mantenendo un costante collegamento con il collega libero dal servizio, hanno fermato il malintenzionato prima che riuscisse a far perdere le sue tracce.

L’uomo è stato arrestato sorpreso in possesso di utensili per l’effrazione di porte di ingresso.

Il giudice ha convalidato l’arresto del giovane e ha disposto la sua immediata scarcerazione, applicando la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel territorio del comune di Siniscola. Il 29enne dovrà quindi rimanere nel comune fino a nuovo ordine.

Il procedimento penale nei confronti dell’indagato è nella fase delle indagini preliminari e non si escludono ulteriori sviluppi probatori, anche in suo favore.