“Contus a Friscura”, visite guidate in sardo nei luoghi identitari del Sarrabus
La lingua sarda conosce il patrimonio storico-identitario del Sarrabus: quattro appuntamenti nel territorio dei comuni di San Vito e Villaputzu
La società Suìa snc, gestore dell’Ufficio Linguìsticu “Sarrabesu”, organizza quattro incontri gratuiti in lingua sarda nel territorio dei comuni di San Vito e Villaputzu per conoscere i tesori storici e archeologici del Sarrabus.
L’attività si articola in 4 serate in 4 siti identitari dei Comuni di San Vito e Villaputzu, organizzate sulla formula della più nota manifestazione Monumenti Aperti in cui l’operatore linguistico Danilo Melis racconterà ai visitatori l’architettura, la storia e le leggende di quei luoghi, il tutto ovviamente in lingua sarda.
L’obiettivo è lo sviluppo di una coscienza diffusa sul patrimonio storico-identitario sarrabese, nonché la promozione del turismo culturale. Il target previsto sono ovviamente i cittadini sarrabesi e delle zone limitrofe, ma non si esclude la presenza di turisti curiosi di sentire una spiegazione immersiva in lingua sarda.
Il primo appuntamento sarà mercoledì 28 giugno alla tomba paleocristiana Su Presoni de Cirra (Villaputzu). A partire dalle 18:30 racconteremo di questo misterioso ipogeo che la tradizione vuole sia stata la prigione (da cui il nome) del soprastante Castello di Quirra e/o degli insediamenti vicini. Quirra è un luogo di confine, non ben definito, in cui si sono sviluppate le sorti del Sàrrabus e dell’Ogliastra. Parleremo proprio della frequentazione di questi luoghi, dalle prime tracce dell’uomo rinvenute nelle grotte sottostanti il castello fino alla gloriosa età giudicale e quella feudale, in cui il maniero è divenuto teatro delle lotte tra Arborea e Aragona e successivamente sede di potere dei Carròz e delle leggende su Donna Violante.
Il secondo appuntamento sarà venerdì 14 luglio alla Torre di Porto Corallo (Villaputzu). A partire dalle 18:00 apriremo le porte della torre costiera meglio conservata del Sàrrabus, muto testimone di tanti sbarchi pirateschi ancora impressi nei racconti tramandati dagli anziani della zona, ma anche dello sviluppo in tempi recenti del turismo balneare e del porto turistico.
Terzo appuntamento sabato 22 luglio alle 18:30 al Nuraghe Asoru (San Vito), il sito nuragico meglio conservato del Sàrrabus, parte integrante del sistema insediativo della valle del Picoca, legato alle importanti miniere del filone sarrabese. Asoru è un tassello fondamentale dell’immaginario sarrabese, non solo per la sua storicità, ma anche per essere punto di passaggio obbligato nella vecchia SS 125 Campu ‘Omu di cui parleremo.
Quarto e ultimo appuntamento sabato 29 luglio nella Chiesa di San Lussorio (San Vito) in concomitanza con la celebre Sagra de sa Pratzida e de sa Petza de Craba. Dalle 18:00 sarà possibile visitare questa importante testimonianza dell’architettura religiosa medievale. Semplice e austera, la chiesa costituisce un unicum in tutta la Sardegna per la presenza nelle travi delle capriate lignee di intarsi e pitture raffiguranti gigli e quadrifogli.
Per prenotazioni e info: [email protected], 389 2654311 (Danilo Melis).
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