Zola “profeta in patria”: inaugurato a Oliena in sua presenza un murale a lui dedicato
Alla cerimonia di presentazione dell'opera, che rientra nel progetto "Xirchendi Zola", c'erano Magic Box e tutta la comunità olianese.
Oliena dedica un tributa a uno dei suoi figli più nobili.
Ieri è stato inaugurato il murale che l’artista Luigi Columbu ha dedicato a Gianfranco Zola.
Alla cerimonia di presentazione dell’opera, che rientra nel progetto “Xirchendi Zola”, c’erano Magic Box e tutta la comunità olianese.
Oltre al murale il progetto prevede la realizzazione di un libro scritto dai ragazzi di Oliena e di un podcast in lingua sarda che racconta la storia del campione locale.
A raccontare l’inaugurazione del murale e a pubblicare le foto della bella giornata di ieri, giovedì 6 aprile, è il giornalista sportivo Adalberto Scemma: “Gianni Mura ha paragonato Gianfranco Zola a Ulisse, e lo ha raccontato con quella dolcezza ruvida che soltanto la Sardegna, terra del miele amaro, sa regalare. Il mito è così che nasce. Quello di Zola e anche quello di Gigi Riva, che Mura ha visto invece nei panni di Ettore. Da quelle immagini, così immediate, e così evocative, è nato un progetto visionario dal titolo, in sardo, “Xirchendi Zola”, cercando Zola, affidato ai ragazzi della Scuola media di Oliena. Dal mito di Ulisse al mito di Zola, insomma, attraverso il recupero della tradizione orale, immagazzinando tutte le notizie possibili e immaginabili su quanto di Gianfranco la gente del paese ha potuto ricordare (i sogni, i primi gol, gli amici del bar, gli affetti familiari…) rispondendo alle domande dei ragazzi. L’obiettivo è quello di utilizzare i testi per un podcast scritto e parlato, con cadenze favolistiche, rigorosamente in lingua sarda”.
“Si era era ai primi di ottobre, il percorso da seguire era quello tracciato dai ragazzi del Liceo Scientifico Belfiore di Mantova, vincitori del Premio Coni Scuola e Sport – racconta Scemma -. Dal dire al fare c’è voluto niente, in Sardegna è così che funziona. Ci sono volute però, ma è naturale, tutta la passione dei ragazzi di Oliena e la dedizione e il rigore, non quello calcistico, dei loro insegnanti per la regia premurosa di Sebastiano Catte, giornalista e scrittore precettato per acclamazione tra i “Senzabrera & Senzamura” . La gente di Oliena, sa zente, ci ha messo il resto: l’attenzione, il cuore, l’affetto per questo campione di signorile umanità le cui gesta verranno tramandate, da qui a chissà quando, con le cadenze del mito. Sabato Santo i ragazzi di Oliena completeranno l’opera intervistando mamma Giovanna e la sorella di Gianfranco. Poi ci sarà tutto il tempo per raccontare, con la penna, con il computer, con la voce, la storia e la leggenda di “Sir Magic Box”, onorato dalla Regina Elisabetta con il titolo di Baronetto”.
(Si ringrazia Adalberto Scemma per la preziosa collaborazione e le foto).
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