La pandemia Covid-19 ovunque, in Europa. Qua e là sono diversi i sardi che la vivono e raccontano. Soprattutto nel mondo della ristorazione, in Italia fortemente colpito dalle restrizioni anti-contagio. Tra questi c’è lo chef di Decimoputzu Andrea Ena che con il suo ristorante U-Taliana ha fatto conoscere i piatti più squisiti di Sardegna in terra slovacca.

L’est Europa nella morsa del Covid e Repubblica Slovacca chiamata allora a restrizioni. Ma il lavoro degli chef non si ferma. «Qui un mese fa hanno fatto fare il test o tampone antigenico naso/faringeo quasi a tutta la popolazione. Il primo fine settimana hanno testato 3,6 milioni di persone. È stata riscontrata una percentuale minima di positività».

Test rapidi, racconta Ena, di 15min e risultato quasi immediato. E lo chef diventa così testimone sardo delle nuove modalità di lavoro dei ristoratori in terra slovacca. «Ora le scuole sono chiuse, eccezion fatta per la prima elementare. Il resto a casa. Palestre aperte con limitazioni. Aeroporto quasi chiuso. Un volo al giorno per Inghilterra e basta» spiega Ena.

«I ristoranti rimangono aperti sino alle 22 e possono tenere aperte le terrazze estive o invernali, con almeno due porte aperte e posti ridotti. Noi così funzioniamo almeno per un 60%, più consegna a domicilio o asporto. Io su 60 dipendenti, 15 li ho dovuto lasciare a casa e per ora lo Stato ha promesso 80% di aiuti per i dipendenti che abbiamo».  Ma aggiunge «Non ci lamentiamo. Lavoriamo e facciamo ciò che è possibile almeno nelle norme e nel
rispetto delle leggi».

Sì è concluso lo screening Covid della popolazione nel Comune di Urzulei, dove sono risultati 10 positivi al virus – dei quali 6 residenti – su un totale di 680 tamponi processati.

A comunicarlo è stato il sindaco Ennio Arba, attraverso un comunicato ufficiale.

Si legge nel documento: “Il sindaco e l’Amministrazione comunale desiderano ringraziare la popolazione residente a Urzulei e tutte le persone che, pur non essendo residenti, svolgono la propria attività lavorativa presso il paese, per la massiccia partecipazione alla campagna di screening, su base volontaria, per il monitoraggio del contagio da COVID-19, che si è svolta ad Urzulei nella giornata odierna di domenica 22 novembre.”

Spiega il primo cittadino: “Sono stati processati 680 tamponi e solo 10 hanno dato esito positivo di cui 6 residenti in paese e 4 non residenti. Sulla base di questi risultati e analizzati i risultati dei tamponi precedentemente effettuati, si comunica che da domani 23 novembre potranno riprendere le attività didattiche in presenza delle scuole di ogni ordine e grado di Urzulei, compreso il servizio mensa delle scuole e le attività dei pubblici servizi di somministrazione di alimenti e bevande (bar, ristoranti e pizzerie).”

Ribadisce il sindaco: “Si invita comunque la cittadinanza, qualunque sia l’esito del test antigenico, a continuare ad osservare le prescrizioni e la normativa finalizzata alla prevenzione del contagio e della diffusione del virus, il rispetto di tutte le misure che riguardano il distanziamento sociale, il divieto di assembramento e l’uso della mascherina. Si raccomanda inoltre il rispetto delle predette misure anche nei rapporti con i familiari non conviventi, e con quelli più fragili anche se conviventi, al fine di limitare il diffondersi dell’infezione e di tutelare le fasce più deboli della popolazione.”

Sottolinea Arba: “Esprimendo estrema soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa, desiderano ringraziare tutte le persone coinvolte per l’impegno dimostrato; in particolare si ringrazia: il Dott. Natalino Meloni Direttore dell’Usca, il Dott. Ugo Stochino del Servizio di Igiene Pubblica, la Dott.ssa Manuela Incollu, la Dott.ssa Stefania Splandesci, la Dott.ssa Roberta Puddu, tutti gli infermieri coinvolti, i volontari di Urzulei, la Compagnia Barracellare e i dipendenti comunali che si sono adoperati anche nei giorni scorsi per la realizzazione della giornata.”

“Una grave minaccia incombe sulla nostra comunità, ma siamo orgogliosi della risposta positiva data dalla popolazione di Urzulei e siamo convinti del fatto che solo rimanendo uniti riusciremo a sconfiggere questa epidemia.” Conclude il primo cittadino.