Da qualche settimana anche Fonni ha il suo gruppo di protezione civile. In realtà l’idea ha preso forma anni fa, in particolare dopo la nevicata del 2017 quando di fronte ad un evento così imponente ci si è resi conto di come l’apporto umano nella gestione delle emergenze risulti sempre indispensabile.
«Non siamo partiti da zero – spiega sui social la sandaca Daniela Falconi – Il nostro Comune è infatti uno dei primi in Sardegna che si è dotato di un piano di protezione civile. Era il 2015, a pochi anni dal ciclone Cleopatra e si iniziava a prendere consapevolezza di come questa materia non potesse essere relegata alla sola esperienza di pochi in caso di necessità ma servissero procedure e strumenti ben definiti.
Negli anni poi sono stati fatti enormi passi avanti. Il Piano di Protezione civile è stato più volte revisionato e adattato ai cambiamenti sia del tipo di emergenza (qualche anno fa non avremmo mai pensato a inserire nel piano parole come pandemia o emergenza sanitaria), che alle norme, molto più stringenti e con livelli di responsabilità davvero importanti. La figura apicale in un territorio resta sempre il sindaco a cui fanno capo le decisioni e le massime responsabilità in caso di emergenza quando non intervengano organi superiori. Ma il Sindaco, insieme all’Amministrazione si può dotare di una serie di figure per gestire determinate situazioni. Da qui è nata l’esigenza di creare un gruppo che poi il lavoro dell’assessore con delega alla protezione civile Mario Piras ha concretizzato: un’associazione riconosciuta giuridicamente a supporto dei cittadini».
A Fonni non è mai mancato lo spirito rivolto all’associazionismo e al volontariato, in ogni settore.
«In questo caso, da oltre vent’anni nel nostro paese un gruppo di oltre 80 volontari supportato dalla compagnia barracellare compie servizio di vigilanza antincendio su tutto il territorio comunale. Un servizio che negli anni si è rivelato non solo utile ma, in certe occasioni, persino indispensabile. Un gruppo formato da giovani e meno giovani, lavoratori e pensionati. Tutti profondi conoscitori del territorio. Un gruppo di fonnesi che per tutta l’estate mette a disposizione della collettività il proprio tempo – continua Falconi – Questo gruppo ha deciso di riunirsi in associazione e di diventare a tutti gli effetti un gruppo di protezione civile riconosciuto. Grazie al supporto indispensabile del dipartimento di protezione civile regionale, e tra tutti ringrazio Antonio Pasquale Belloi che hanno supportato e aiutato i volontari a costituirsi in associazione oggi la protezione civile a Fonni è realtà con 96 soci fondatori che hanno votato un direttivo, uno statuto e un nome: “Gremanu”, che richiama le nostre radici. Auguri di buon lavoro al presidente, Raffaele Biccone, al suo vice Corrado Accaputo, al segretario Maurizio Muntone e a tutto il direttivo. Ma soprattutto un ringraziamento e un augurio a tutto il gruppo».
«Naturalmente questo è solo il primo passo, serviranno la formazione e le esercitazioni. Ma soprattutto chiunque può entrare a far parte della protezione civile e dedicare il tempo che ritiene necessario. L’invito è rivolto a tutti gli uomini e le donne, ragazze e ragazzi del nostro paese. Perché la protezione civile la fanno le persone».
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