Alla Polivalente di Nuoro si respira ancora l’aria della Pallamano internazionale. Archiviata con successo la 1^ edizione del Torneo ‘Città del Redentore’, vinto dai corsi del GFCA Ajaccio, la società barbaricina si prepara a ospitare un’altra formazione del campionato francese, stavolta al femminile: il Grenobole  Mètropole Isére Handball, compagine che milita nel torneo di Pre-Nationale e che si misurerà con l’HAC in due match amichevoli in programma rispettivamente sabato 5 (ore 18) e domenica 6 settembre (ore 11).

Per coach Roberto Deiana si tratterà di un’importante occasione per testare la condizione della sua squadra in vista del via della prossima Serie A Beretta, previsto per sabato 12 settembre in casa del Brixen. Il tecnico barbaricino potrà contare su un roster composto da tante conferme, a cominciare dal capitano Silvia Basolu, e da qualche novità: tra queste il pivot Gaja Vinci e la centrale Federica Casu.

Gianni Sperti, ex ballerino e noto opinionista delle trasmissioni di Maria De Filippi, si è cimentato, nelle ultime settimane, in un tour della Sardegna, volto a raccontare gli aspetti e i luoghi meno noti dell’Isola.

Su Instagram, dove è molto seguito, ha chiamato questo progetto “L’altra Sardegna”.

Nell’ultimo scatto, prima della partenza per Roma, commenta così l’esperienza:

«Questo è l’ultimo scatto scelto per rappresentare “L’ altra Sardegna”. Qui ci troviamo a Mamoiada. Sono rinomate le donne sarde in questa zona della Sardegna riconoscibili anche per i loro abiti tradizionali. Ne avevo sentito parlare ma volevo vederle, conoscerle di persona. Le donne sarde sono donne temerarie, schive, non lasciano facilmente avvicinare chiunque ma sono allo stesso tempo disponibili e aperte. Ricordo i loro sorrisi, la loro gentile accoglienza nonostante la compostezza e l’austerità che le contraddistinguono. Ho scelto un look eccessivamente moderno, giovanile per creare un contrasto generazionale. Dare luce ai costumi tradizionali, quel modo di vestire ‘appropriato’ ai tempi comparandolo alla moda odierna, più libera e priva di convenzioni. Sono tre donne di circa 90 anni, anzi una di loro ha 94 anni ma non li dimostrano affatto. Si sono divertite soprattutto con i miei capelli biondi ma non hanno giudicato e mi hanno accolto con estrema apertura mentale. Questo progetto mi ha arricchito il cuore e la mente. Ho imparato e conosciuto tante sfaccettature della popolazione sarda meno pubblicizzata ma più radicata, vera. Sono i viaggi che piacciono a me, i viaggi all’avventura, alla scoperta del cuore della civiltà. Stanco di vedere il lusso esagerato sui social che lancia, a mio avviso, un messaggio sbagliato ai giovani perché non tutti possono permettersi quello stile di vita. Si può essere felici in tanti modi… chi sullo Yacth chi su un trattore. Ringrazio infinitamente Simone Pilia per aver collaborato con passione per la realizzazione di questo progetto».